Stipendi alla ribalta: da un lato l’elenco di quelli di ministri e supermanager pubblici, dall’altro la statistica di quelli dei lavoratori dipendenti. In un clima in cui le polemiche non mancano, Senato e Camera affrontano la questione di porre un limite ai super-emolumenti dei manager pubblici.
Sia al Senato che alla Camera se ne occupano le commissioni Affari costituzionali e Lavoro. Il provvedimento (“definizione del limite massimo riferito al trattamento economico annuo omnicomprensivo dei pubblici dipendenti”) dà attuazione alle norme contenute nel decreto cosiddetto “salva-Italia” che fissa il limite massimo retributivo stabilendo che, incluse le indennità e le voci accessorie, non può superare il trattamento economico annuale complessivo spettante per la carica al Primo Presidente della Corte di Cassazione, pari nell’anno 2011 a 304.951,95 euro, e prevedendo la riduzione automatica al limite massimo ove il trattamento sia superiore. Il tetto si applica anche al personale che riveste la carica di Presidente o di componente delle Autorità amministrative indipendenti.
La Lega ha annunciato per mercoledi’ una conferenza stampa alla Camera, occasione in cui esporra’ le proprie proposte alternative. Perche’ – accusa la presidente della commissione Attivita’ produttive di Montecitorio, la leghista Manuela Dal Lago – “le misure del governo volte alla riduzione dei costi della pubblica amministrazione sono puramente demagogiche, perchè i grandi ‘papaveri di Stato’, i burocrati della macchina amministrativa sono stati comunque salvaguardati. Da una prima ricognizione della lista degli stipendi dei manager della pubblica amministrazione, lista peraltro incompleta visto che mancano gli eventuali stipendi cumulati dai manager pubblici che ricoprono diversi incarici e quella di alcuni enti pubblici, c’è da rimanere basiti. E poi dicono che la casta sono i politici” .