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STIPENDI MANAGER 2014 – Guerra e Scaroni i più pagati, terzo Marchionne

Il più pagato è stato l’ex ad di Luxottica Andrea Guerra, seguito dall’ex ad dell’Eni Paolo Scaroni e dal ceo di Fca Sergio Marchionne. Ma decisivi sono stati gli extra-bonus e in particolare le liquidazioni ricevute dalla Luxottica (per Guerra) e dall’Eni (per Scaroni). Questo è il risultato della classifica provvisoria degli stipendi 2014 dei manager italiani pubblicata oggi dal settimanale “Milano Finanza”.

Grazie alla buonuscita, Guerra ha incassato compensi per 13 milioni di euro senza contare le stock option (100 milioni tra il 2012 e il 2014), seguito da Scaroni che ne ha ricevuti 11,5 e, al terzo posto dal numero uno di Fca, Sergio Marchionne che ha ricevuto compensi per 6,6 milioni di euro che però salgono a 66 milioni di euro se si considerano anche gli incentivi straordinari.

Dalla classifica, che non conteggia le stock option e le retribuzioni ricevute per incarichi in società diverse dalla principale, balzano agli occhi soprattutto due elementi, uno ovvio e l’altro molto meno ovvio: a fare lievitare i compensi dei manager sono soprattutto liquidazioni ed extra bonus ma non era scontato che l’industria pagasse più delle banche.

Il settimanale finanziario stima in 250 milioni di euro (190 nel 2013) il totale degli stipendi incassato nel 2014 (tra parte fissa, variabile e buonuscite) dai principali 200 manager italiani.

Nella classifica i primi otti posti sono occupati da manager industriali. Il primo manager dell’area finanza è risultato Arnaldo Borghesi, ex ad di Mittel (3,7 milioni), che ha goduto a sua volta della liquidazione e che si colloca al nono posto della graduatoria generale, seguito dal numero uno di Generali, Mario Greco (3,2 milioni, 12 posto assoluto) da quello di Banca Generali Pier Mario Motta (2,9 milioni, 14 posto) e dai vertici di Mediobanca rappresentati dall’ad Alberto Nagel (2, 2 milioni) e dal presidente Renato Pagliaro (2,2 milioni).

Ma ecco la top ten dei manager italiani più pagati: al primo posto Guerra, al secondo Scaroni, al terzo Marchionne, al quarto l’ad di Erg, Luca Bettonte (5,7 milioni), al quinto l’ex ad di Luxottica, Enrico Cavatorta (5,6 milioni), al sesto posto l’ad di Mondadori Ernesto Mauri (4 milioni), al settimo l’ad di Amplifon Franco Moscetti (3,8 milioni), all’ottavo l’ad di Prysmian Valerio Battista (3,8 milioni), al nono Borghesi e al decimo l’ad di Eni, Claudio Descalzi (3,5 milioni).

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