L’amministratore delegato di una società che opera per il settore finanziario guadagna 53,6 volte un neoassunto. Si tratta di una forbice retributiva superiore rispetto ad altri settori dove il differenziale retributivo tra chi sta al vertice e gli ultimi arrivati in azienda è nettamente inferiore. Nel settore dell’industria e dei servizi, per esempio, la forbice che indica la differenza tra retribuzione dell’Ad e del giovane neolaurato è di 35,6 volte nel primo caso e del 32,6 nel secondo.
Questi dati derivano da un rapporto di OD&M Consulting, società di Gi Group che ha svolto un’indagine sugli stipendi del 2013. Le informazioni elaborate da Gi Group sono relative ai vertici di un gruppo rappresentativo di società finanziarie quotate in Borsa a Piazza Affari. Secondo i dati raccolti da OD&M Consulting un amministratore delegato del settore finanziario guadagna in media 1 milione e 453 mila euro a fronte dei 27 mila e 148 euro del neolaureato appena assunto. Meno ampio il differenziale retributivo tra un manager dell’industria con uno stipendio medio di 920 mila e 282 euro contro i 25 mila e 830 euro del neoassunto. La forbice si riduce ancora se si considerano le retribuzioni di Ad e neoassunto nel settore dei servizi dove a fronte di una retribuzione di 799 mila e 750 euro del primo corrisponde uno stipendio annuo di 24 mila e 533 euro del secondo.
Il rapporto sottolinea anche il calo delle retribuzioni di alcune tipologie di manager rispetto al monitoraggio effettuato dalla società di consulenza per l’anno 2012. In media si registra una discesa del 4,3% che interessa in modo trasversale i settori oggetto dell’analisi. Inoltre, secondo OD&M Consulting la parte variabile delle retribuzioni degli Ad ha subito un calo del 7,9%, mentre la parte fissa avrebbe subito un calo del 4,3%. In controtendenza invece le retribuzioni dei direttori generali e dirigenti aziendali con responsabilità strategiche che dal 2012 all’anno successivo hanno visto incrementare le proprio retribuzioni del 10,3% e del 10,4%.