Rallenta l’economia dell’Eurozona nel 2020 e continua a non decollare quella italiana: il Pil italiano, secondo le previsioni pubblicate dalla Commissione europea, supererà quest’anno il punto percentuale di differenza negativa rispetto alla media della crescita degli altri 19 Paesi nella moneta unica, e anche nel 2020 sarà inferiore dello 0,7%.
“La crescita del Pil in termini reali – ha scritto Bruxelles nel rapporto di previsione, riguardo all’Italia – è stata stagnante nei tre mesi fino a giugno e l’attività economica non è attesa riprendere in misura significativa prima di fine anno”. L’Ue indica dunque che negli ultimi mesi probabilmente si sono esauriti e “rovesciati” i fattori che hanno sostenuto la crescita nel primo trimestre, e che la domanda esterna è rimasta debole. Così come debole sarà la ripresa, prevista solo per fine 2019.
In conferenza stampa l’eurocommissario agli Affari economici, Pierre Moscovici non ha mancato di sottolineare che “a fine 2018 il governo italiano prevedeva una crescita nel 2019 dell’1,5%, poi il consenso indicava l’1% e ora siamo a quota 0,1%: possiamo concludere che le cose non sono andate così positivamente”. E ancora, ha concluso: “Penso che l’Italia abbia bisogno di riforme che aumentino la crescita potenziale e rafforzino la competitività e l’aumento della produttività, rafforzando il sistema industriale: non possiamo essere soddisfatti quando siamo sistematicamente un punto percentuale di crescita al di sotto di quella della zona euro, questo non è ammissibile”.
Per quanto riguarda i numeri, la Commissione ha confermato le stime di crescita del Pil dell’Italia quest’anno a quota 0,1% e l’anno prossimo a 0,7%, confermando le stime del Governo italiano. Nella zona euro invece la crescita del Pil quest’anno è confermata a quota +1,2%, mentre per il 2020 è stata leggermente ridimensionata all’1,4%, rispetto all’1,5% pronosticato lo scorso febbraio. Nella Ue a 27 invece la crescita è prevista nel 2019 e nel 2020 rispettivamente all’1,4% e all’1,6%, stima invariata rispetto a febbraio.
In Germania la crescita del Pil viene stimata nel 2019 a 0,5%, nel 2020 a 1,4%; in Francia 1,3% e 1,4%; in Spagna 2,3% e 1,9%; in Grecia 2,1% e 2,2%. Nel Regno Unito crescita all’1,3% in entrambi gli anni. Capitolo inflazione: nella zona euro aumenterà dell’1,3% in entrambi gli anni, con un taglio della stima di 0,1% rispetto a quanto previsto a febbraio. Nella Ue aumenterà dell’1,5% quest’anno e dell’1,6% l’anno prossimo, anche in questo caso in ribasso rispetto a 1,6% e 1,7% rispettivamente stimato a febbraio. In Italia sarà ancora più fiacca: +0,8% nel 2019 e +1% nel 2020.