L’estate di Firenze sarà all’insegna della fotografia: a Villa Bardini sono esposti dal 15 giugno e fino al 16 settembre i cento migliori ritratti del fotografo e fotoreporter statunitense Steve McCurry, attivo ormai da circa quarant’anni.
L’esposizione “Steve McCurry, icons” riunisce i principali scatti del fotografo tra guerra, poesia, ironia, storia e i viaggi che lo hanno portato in India, Afghanistan, Birmania, Giappone, Brasile, Cuba.
La mostra è curata da Biba Giacchetti, organizzata da Photodepartments e SudEst57 e promossa dalla Fondazione CR Firenze e dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron con il Comune Firenze –Settore Cultura e la collaborazione di Unicoop Firenze.
“Con le sue foto Steve McCurry ci pone a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate – ha affermato la curatrice Biba Giacchetti – mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità. Con le sue foto ci consente di attraversare le frontiere e di conoscere da vicino un mondo che è destinato a grandi cambiamenti. La mostra inizia con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e d’ironia. Sono le immagini da lui più amate, raccolte in una sorta di viaggio libero che parte da grandi sezioni di ritratti, affronta temi più seri, come le guerre, l’11 settembre, i monsoni e il terremoto del Giappone, per fondersi poi in sale più rasserenanti che ospitano immagini più poetiche, tratte dai grandi progetti di McCurry sulla spiritualità e sulla lettura’’.
Uno dei pezzi principali della mostra è il ritratto di Sharbat Gula, la ragazza afghana dagli occhi verdi che McCurry ha fotografato nel campo profughi di Peshawar in Pakistan nel 1984 e pubblicata sulla copertina di National Geographic del giugno dell’anno successivo. All’interno del percorso espositivo è proiettato il filmato, prodotto da National Geographic, che narra la storia della ricerca della ragazza afghana 17 anni dopo.
Una sala di Villa Bardini è dedicata alle immagini in bianco e nero scattate da un giovanissimo McCurry tra i rifugiati travolti dal colpo di stato in Afganistan e che gli valsero la fama internazionale.
‘’Siamo onorati di poter ospitare questo evento – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza – anche perché questo luogo coltiva da sempre uno stretto legame con la fotografia. Per tradizione ospita mostre fotografiche che raccontano luoghi e culture, come Italia-Metafisica George Tatge, di recente Luca Berti con la mostra Norden. Oggi i 100 scatti di ‘Icons’ rappresentano una nuova occasione per valorizzare questa straordinaria espressione artistica in un luogo che invita il visitatore ad immortalare attimi di pura bellezza. Una vera e propria vocazione alla fotografia in ogni suo angolo’’.