Piazza Affari difende la soglia psicologica dei 22mila punti conquistata ieri, lunedì 7 agosto, e prende parte al moderato rialzo che nel pomeriggio ha investito tutti i listini europei, dopo una mattinata caratterizzata invece da diffuse prese di beneficio. A Milano sul Ftse Mib (+0,08% a 22.048,3 punti) brillano in particolare Banca Generali +2,45% in virtù della buona trimestrale dei giorni scorsi, ma anche Ferrari che tocca i nuovi massimi nonché Ubi Banca, Mediaset e Ferragamo: il marchio del lusso tra l’altro appare in ripresa dopo le difficoltà delle ultime settimane.
Da segnalare, fuori dal paniere principale, la buona performance di Banca Ifis, che guadagna quasi l’1% sopra i 41 euro per azione: l’istituto creditizio veneto, recentemente salito alla ribalta per l’operazione delle fidejussioni concesse al Milan per i tesseramenti di Bonucci e Biglia, ha registrato una semestrale a dir poco stellare, con l’utile salito del 166% grazie all’acquisizione di Interbanca, che è già andata a break even dopo nemmeno un anno.
Sotto pressione sempre Telecom Italia, che perde oltre il 2% per le vicende legate alla proprietà francese, con Vivendi che nega di avere di fatto il controllo sulla tlc italiana e ridimensiona il rapporto tra la compagnia telefonica e Canal Plus, e per le incertezze sul futuro della rete. In territorio negativo anche Buzzi, Unipol e Saipem, con perdite poco inferiori o poco superiori al punto percentuale.
Dopo un avvio in leggero calo, anche gli indici di Wall Street si sono risollevati permettendo al Dow Jones Industrial Average e all’S&P 500 di raggiungere nuovi record intraday. L’indice delle 30 blue chip si appresta così ad archiviare il decimo record di fila e il 36esimo da inizio anno; per quello benchmark sarebbe il secondo record di fila. Il tutto succede in una giornata priva di spunti macroeconomici e nella quale sale l’attesa per i conti di Walt Disney, in arrivo a mercati chiusi. Nel pomeriggio italiano il Dow sale di 31 punti, lo 0,14%, a quota 22.149. L’S&P 500 sale di 4 punti, lo 0,17%, a quota 2.485. Il Nasdaq avanza di 14 punti, lo 0,2%, a quota 6.397.
Le altre piazze europee fanno ancora meglio di Piazza Affari: Madrid è la migliore, bene anche Parigi, Londra e Francoforte. Continua la lenta risalita del petrolio, col Brent saldamente sopra quota 50 dollari al barile e col Wti che vi si avvicina. Sul fronte valutario da segnalare l’indebolimento della sterlina britannica, che perde circa mezzo punto percentuale sul dollaro Usa, scendendo sotto il cambio di 1,30 quando i mercati chiudono i battenti nel Vecchio Continente. Scende anche l’euro, sotto quota 1,18 dollari. Perfettamente stabile lo spread Btp Bund: il differenziale tra il rendimento decennale italiano e quello tedesco conclude la giornata finanziaria esattamente come l’aveva iniziata, cioè a 152,4 punti base, quasi al minimo da dicembre 2016 (la settimana scorsa era di poco sceso sotto i 152 punti).