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Stellantis: ricavi e consegne in rialzo, ma c’è il rischio chip

Imagoeconomica

Ricavi per 34,3 miliardi e consegne per 1,477 milioni di unità. Il primo trimestre di Stellantis si chiude così anche se si tratta, occorre sottolinearlo, di dati che non prendono in considerazione i risultati di Fca dal primo al 16 gennaio 2021, data in cui è diventata effettiva la fusione con Psa. I risultati presentati in mattinata piacciono alla Borsa e sul Ftse Mib il titolo ha aperto in positivo, incrementando i guadagni nel pomeriggio durante la conference call. Alle 15.00 le azioni Stellantis segnano +5,77% a 14,69 euro.

I RISULTATI

I dati pro-forma invece, vale a dire a partire dal 1° gennaio e paragonati a quelli aggregati del 2021, mostrano ricavi in crescita del 14% a 37 miliardi, consegne consolidate in rialzo dell’11% a 1,56 milioni di autovettore (+11%) e consegne complessive, che includono anche i veicoli commerciali leggeri, in crescita del 12%  a 1,618 milioni di veicoli.

“I ricavi pro forma di 37 miliardi di euro nel primo trimestre 2021 riflettono principalmente i maggiori volumi complessivi, l’effetto prezzi positivo, il miglior mix di mercato, principalmente in Nord America e Enlarged Europe, nonché il favorevole mix di veicoli in parte compensati dagli effetti negativi dei cambi di conversione”, spiega la società in una nota. 

Sotto il profilo geografico (sempre dati pro-forma) i ricavi sono cresciuti un po’ ovunque, con il Nord America che ha registrato un fatturato netto di 14,916 miliardi (+9%), il Sud America di 2,1 miliardi (+31%) e l’area Enlarged Europe di 16,029 miliardi (+15%). Nell’area Middle East & Africa i ricavi sono saliti del 20% a 1,311 miliardi di euro, con consegne in crescita del 32%. Per quanto riguarda l’area Cina, India & Pacific i ricavi sono cresciuti del 35% a 865 milioni di euro, con consegne in crescita del 45% grazie soprattutto a Jeep e Peugeot. 

SEMICONDUTTORI

Il gruppo ha confermato che la carenza di semiconduttori che sta creando non pochi patemi d’animo all’automotive mondiale, ha inciso sulla produzione programmata nel primo trimestre per l’11,%, in cifre parliamo di circa 190mila veicoli. Ricordiamo che proprio a causa della mancanza di chip Stellantis ha deciso di bloccare fino al 10 maggio la produzione nello stabilimento di Melfi. Il peggio però deve ancora venire dato che secondo Stellantis c’è una “visibilità limitata sugli effetti della carenza di semiconduttori a livello annuo ma con l’aspettativa di un secondo trimestre 2021 più impattato del primo e con miglioramenti nel secondo semestre”.

“Il nostro team monitora costantemente la situazione” di crisi provocata dalla mancanza di semiconduttori sui mercati internazionali “per minimizzare al massimo l’impatto” di tale carenza, ha affermato Richard Palmer, direttore finanziario di Stellantis, durante la conference call successiva alla pubblicazione dei conti. Il Cfo ha ribadito che l’impatto previsto nel secondo semestre sarà superiore al primo e che ci sarà “una ripresa nel secondo semestre dell’anno”, con alcuni problemi legati ai fornitori che si risolveranno “nel terzo trimestre” dell’anno. In questo contesto, Stellantis lavora per “aumentare la flessibilità e la capacità di reagire” alla carenza dei semiconduttori.

I NUOVI LANCI

Nonstante i dubbi della vigilia, Stellantis ha confermato i lanci delle nuove Jeep Grand Wagoneer e della nuova generazione della Jeep Grand Cherokee. Le prime due arriveranno alla fine del secondo trimestre del 2021, la terza nel trimestre successivo. La società ha ricordato inoltre che è stata avviata la produzione della nuova Grand Cherokee L (a 3 file di posti) con il lancio commerciale previsto verso la fine del secondo trimestre 2021. Nel mese di marzo 2021, invece, in Europa è iniziato il lancio commerciale della nuova Opel Mokka, segnando il ritorno sul mercato di un modello uscito di produzione nel 2019.

LE STIME

Stellantis ha confermato le stime per il 2021 che prevedono un margine operativo adjusted al 5,5-7,5%, assumendo che non vi siano lockdown significativi dovuti al Covid-19. La società prevede che nell’anno in corso il mercato dell’auto cresca dell’8% in Nord America, del 20% in Sud America e del 10% nell’area Enlarged Europe (stime invariate rispetto alla precedente previsione). Per l’area Middle East & Africa la previsione è di un +15% (in rialzo rispetto a +3%), per India & Asia Pacific +10% (in rialzo rispetto a +3%) e Cina +5% (invariata).

“Siamo convinti che il 2021 sarà un anno forte per il gruppo” per quanto riguarda i risultati, ha detto Palmer, specificando che in termini di “cash flow operativo ci sarà una robusta performance positiva nel 2021 se escludiamo il working capital”. Il manager ha specificato inoltre che, il II trimestre di quest’anno, nonostante la carenza di chip, sarà “comunque buono per il gruppo sotto il profilo della performance commerciale e finanziaria”.

IMMATRICOLAZIONI APRILE

Ad aprile Stellantis ha immatricolato 58.404 veicoli, oltre 2mila i più rispetto allo stesso mese del 2020.  Nei primi 4 mesi dell’anno, il gruppo ha registrato vendite per 238.398 di autovetture,, in aumento del 63,6% dalle 145.752 dello stesso periodo del 2020.

Parlando dei singoli marchi del gruppo, i rialzi sono a tre e quattro cifre: Alfa Romeo 970 unità (+559,86%), Jeep 6.383 unità (+1.515,95% e una quota di mercato del 4,4%, Citroen (+Ds) 7.472 unità (+2.213,31% con quota di mercato del 5,15%), Fiat 23.237 immatricolazioni (+2.293,1% e una quota di mercato del 16,02%). Lancia 5.152 immatricolazioni (+4.626,61%), Opel6.168 unità (+2.281,47%), Peugeot 9.022 unità (+1.787,45% e quota del 6,22%). Infine Maserati nel mese di aprile 2021 ha visto 100 immatricolazioni.

(Ultimo aggiornamento: ore 15.05 del 5 maggio).

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