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Stellantis: la Maserati elettrica sarà prodotta a Mirafiori

Imagoeconomica

Stellantis sposta da Grugliasco a Mirafiori tutta la produzione Maserati, compresa la linea elettrica della Casa del Tridente, ribattezzata Folgore. Il primo modello arriverà nel 2024 e dall’anno successivo ogni tipo di Maserati avrà una variante full electric. L’annuncio del gruppo è arrivato al ministero dello Sviluppo economico, durante l’incontro con governo e sindacati.

Stellantis interrompe così la produzione nel sito di Grugliasco, spostando le linee Ghibli e Quattroporte a Mirafiori, dove già si produce il Suv Levante. Tuttavia, il trasferimento delle persone a Mirafiori da Grugliasco – che rimarrà comunque operativo con varie attività di supporto alla produzione di Ghibli e Quattroporte – non avrà alcun impatto sui livelli occupazionali complessivi della zona.

Stellantis ha anche confermato il piano lanci del prossimo anno, che per Mirafiori prevede anche la produzione della Gran Cabrio e della Gran Turismo. Il sito di Torino sarà un “centro strategico di competenza e sviluppo. Sarà la casa della 500 e sarà la sede della nuova piattaforma full electric”, precisa il gruppo.

In particolare, la 500 non sarà più prodotta in Polonia, nello stabilimento di Tychy: il futuro sarà solo elettrico con una crescita dei numeri dal 10% al 70% nel periodo dal 2025-2030 e solo a Mirafiori, che quindi si trasformerà nello “Stellantis Turin manufacturing district”.

Non solo: “Tra le prime azioni – prosegue la nota – sarà creata una nuova piattaforma elettrificata dedicata a Maserati che permetterà di realizzare le nuove Maserati GranTurismo e GranCabrio e, soprattutto, la nuova Maserati Quattroporte in un periodo compreso tra il 2022 e il 2024”.

A Grugliasco i sindacati hanno annunciato un’assemblea ai cancelli per mercoledì 13 per valutare l’annuncio dell’azienda e decidere cosa fare.

“Nei prossimi giorni, presumibilmente il 25 ottobre prossimo, sarà attivato un confronto puntuale e di dettaglio su tutti gli aspetti industriali e occupazionali relativi al polo produttivo di Torino”, scrivono in una nota congiunta il segretario generale e il segretario nazionale della Fim-Cisl, Roberto Benaglia e Ferdinando Uliano.  

“Bene la conferma degli investimenti su Torino, che ribadisce il suo ruolo centrale per la ricerca e l’innovazione – commenta il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti – È un segnale positivo, così come la rassicurazione che non ci sarà delocalizzazione in Polonia per la Sevel di Chieti. Riguardo il tema della gigafactory di Termoli, c’è grande sforzo del governo per accompagnare questa iniziativa anche con sussidi pubblici”.

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