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Stellantis: Governo esercita golden power su Comau. Ed è l’ora di Tavares in audizione alla Camera

Imagoeconomica

Non è un periodo facile per Stellantis e il suo Ceo Carlos Tavares. Da un lato, i risultati del periodo non sono entusiasmanti, dall’altro, ci sono tensioni politiche in Italia, con mozioni presentate sia dalla maggioranza che dall’opposizione in vista dell’audizione di Tavares, prevista per l’11 ottobre.

L’azienda ha annunciato che i risultati del terzo trimestre 2024 saranno pubblicati il 31 ottobre; nel frattempo, sono stati diffusi i dati di vendita del terzo trimestre, che confermano a Stellantis il secondo posto nella classifica europea per quota di mercato. Inoltre, il governo italiano ha esercitato il golden power su Comau, imponendo restrizioni sulla sua cessione.

Audizione di Tavares alla Camera: cosa aspettarsi

Tavares, è atteso domani, 11 ottobre, alle 13.30 per un’audizione alla commissione Attività Produttive della Camera e alla commissione Industria del Senato. Dovrà affrontare le preoccupazioni del governo italiano e delle opposizioni sulla strategia industriale del gruppo, in particolare riguardo alla riduzione della produzione negli stabilimenti italiani e al futuro della gigafactory di Termoli, che ha ricevuto fondi dal Pnrr ma fatica a decollare. E c’è da discutere anche dello sciopero generale del settore automotive indetto per il 18 ottobre dalle sigle sindacali in difesa dell’occupazione e per la richiesta di interventi strutturali per garantire un futuro all’industria dell’automobile in Italia.

Ma il ceo, intanto, in questo momento di difficoltà, reso evidente dal profit warning dei giorni scorsi, sta anche pensando ad una profonda riorganizzazione del management da presentare al Cda, che si riunisce questa settimana negli Stati Uniti. Secondo Bloomberg i cambiamenti potrebbero interessare vari reparti, inclusi i team finanziari, i responsabili regionali e i dirigenti del marchio. Nella riunione del Cda si potrebbe anche affrontare il futuro dell’amministratore delegato, il cui mandato scade all’inizio del 2026, con il processo di selezione già avviato.

Mozioni su Stellantis: maggioranza e opposizione a confronto

In vista dell’audizione, sia la maggioranza che le opposizioni hanno presentato mozioni su Stellantis. La mozione della maggioranza impegna il governo a proporre in sede Ue una revisione del Green Deal, promuovendo una transizione dell’automotive che non si limiti all’elettrico ma esplori anche altre tecnologie ecologiche. Inoltre, viene richiesto di convocare i vertici di Stellantis per chiarire il piano industriale per l’Italia, con particolare attenzione ai lavoratori fuoriusciti attraverso dimissioni incentivate.

Le opposizioni, con un documento congiunto firmato da Schlein, Conte, Fratoianni, Bonelli e Calenda, accusano il governo di non aver avanzato richieste chiare a Stellantis. Chiedono il blocco della delocalizzazione dei fornitori, un piano di assunzioni per favorire il ricambio generazionale e la conservazione in Italia dei settori di progettazione. Entrambe le mozioni puntano a definire una strategia che assicuri il mantenimento e il rilancio del settore automobilistico in Italia.

Stellantis: i risultati del terzo trimestre 2024

Nel terzo trimestre, Stellantis ha raggiunto una quota del 17,6% nei mercati Eu29 (che includono Eu27, Regno Unito e Cipro), mantenendo il secondo posto nella classifica europea. I brand Dodge e Jeep hanno registrato un incremento delle vendite rispetto all’anno precedente. Stellantis si conferma leader in Francia, Italia e Portogallo, sia nel mese di settembre che nel totale annuale, con il 30% di quota di mercato in Francia e oltre il 31% in Italia, dove cinque modelli si trovano tra le dieci auto più vendute.

In Germania, le vendite sono aumentate di oltre il 9%, mentre altre nazioni come Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Irlanda, Romania e Slovenia hanno mostrato significativi miglioramenti. Stellantis Pro One è leader nel mercato dei veicoli commerciali, con una quota del 29% e una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente.

Anche nel mercato elettrico, Stellantis ha visto una crescita costante, con i veicoli Bev che hanno raggiunto il 13% di quota nei mercati Eu29 e una crescita del 34% in Francia. Il modello Peugeot E-208 si è affermato come il best seller tra gli Ev nei primi nove mesi dell’anno, mentre le vendite dell’ente Stellantis Pre-Owned Vehicle in Europa sono aumentate del 20% rispetto al 2023.

“Stiamo attraversando uno dei periodi più difficili che il nostro settore abbia mai fronteggiato, ma Stellantis resta concentrata e impegnata a creare valore per i propri clienti”, ha detto Uwe Hochgeschurtz, Chief Operating Officer di Stellantis per l’Europa allargata. “La nostra performance dimostra che siamo in grado di adattarci e sfruttare le opportunità anche in momenti di crisi del mercato. Le nostre prospettive future sono rafforzate dal successo del lancio di Leapmotor, con le prime 1.200 unità di T03 e C10 distribuite ai dealer dei mercati europei, col supporto di una rete di oltre 250 punti vendita pronti ad accogliere i clienti”.

Golden Power su Comau: ok a cessione ma con prescrizioni

Intanto, il Consiglio dei ministri ha deciso di esercitare il golden power sulla cessione di Comau da parte di Stellantis a One Equity Partners (Oep), autorizzando l’acquisizione con specifiche prescrizioni.

Nello specifico, il governo ha stabilito che Stellantis, dopo la cessione, acquisirà il 49,9% di Oep Heron BidCo, mentre il 50,1% del capitale sarà detenuto da Oep Heron MidCo, che è controllata indirettamente dal fondo statunitense. Le prescrizioni imposte mirano a tutelare il valore strategico di Comau, specializzata in automazione industriale e robotica, e a garantire che l’azienda continui a investire in attività di ricerca e sviluppo in Italia.

Tra le misure richieste, ci sono il mantenimento degli impianti di produzione e delle funzioni di direzione nel nostro Paese, nonché la protezione del know-how tecnologico italiano. Questo include la salvaguardia dei brevetti e di altri diritti di proprietà intellettuale, affinché il patrimonio tecnologico rimanga tutelato.

Il ministro Adolfo Urso, interpellato sulla questione ha scelto di non rilasciare ulteriori commenti: “non dico nulla prima e non dico nulla dopo, ma svolgo il mio lavoro”.

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Categories: Economia e Imprese