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Stellantis, contratto rinnovato: aumento di 207 euro al mese in 2 anni e “doppio bonus” nel 2023

Imagoeconomica

È stato firmato stamattina l’accordo per il rinnovo del contratto di Stellantis, ma anche quelli di Cnh Industrial, Iveco e Ferrari. È il primo dell’era Stellantis e il primo dopo la separazione di Iveco e Cnh.

Lintesa è stata siglata stamattina a Torino all’Unione Industriali con i sindacati Fim, Uilm, Fismic, Acqfr e Uglm e riguarda poco meno di 70 mila lavoratori: 47mila di Stellantis, 4.300 di Cnh, 18.800 di Iveco e 4.800 di Ferrari. Per tutti arriverà un aumento di stipendio pari a 207 euro lordi al mese.

Il nuovo contratto durerà 4 anni per la parte normativa e 2 anni per quella economica.

Contratto Stellantis: aumento mensile di 207 euro

Secondo quanto previsto, nel biennio i minimi in busta paga saranno aumentati dell’11,3% per un totale di oltre 207 euro mensili.

Nei dettagli, l’accordo stabilisce che, a partire da marzo, i dipendenti in Italia riceveranno un aumento in busta paga pari al 6,5% – con un incremento medio di 119 euro che si aggiunge al 2% già erogato lo scorso anno. Da gennaio 2024 arriverà un ulteriore aumento del 4,5%, pari in cifre a 87,8 euro.

Contratto Stellantis: bonus e flexible benefit nel 2023

Nel 2023 le aziende erogheranno inoltre un bonus una tantum di 400 euro. Il pagamento avverrà in due rate, la prima ad aprile, la seconda a luglio. Stabilita inoltre, stavolta a partire da maggio, l’erogazione di 200 euro netti di Flexible Benefit spendibili nella piattaforma welfare Cnh, Iveco, Stellantis e in buoni carburanti per Ferrari. Complessivamente, nel corso del biennio, i lavoratori incasseranno oltre 4.300 euro medi.

Contratto Stellantis: le novità normative

Rocco palombella, segretario della Uilm e Gianluca Ficco, referente per l’automotive spiegano le novità relative alla parte normativa del contratto: “altre novità positive per i lavoratori, quali una disciplina più equilibrata dei recuperi produttivi, l’analisi dei quasi infortuni e la sperimentazione dei break formativi, l’introduzione di un preavviso minimo per il rientro dalla cassa integrazione di 12 ore o di 24 ore prima di un giorno festivo, l’introduzione del part time verticale come strumento di conciliazione vita lavoro per i turnisti”.

Stabilito inoltre l’ampliamento dei permessi studio, il miglioramento del meccanismo di richiesta dei permessi individuali, il rafforzamento delle protezioni legali per le donne vittime di violenza, il miglioramento del sistema delle commissioni di fabbrica. Confermato anche il lavoro agile. Saranno infine istituti due gruppi di lavoro, uno con Stellantis e l’altro con CNHI e Iveco su un possibile futuro sistema premiale individuale legato alla professionalità.

Sindacati soddisfatti: “Risultato positivo, recuperiamo l’inflazione”

“È un risultato particolarmente positivo e unico che farà sicuramente da apripista per altri rinnovi contrattuali nazionali – affermano il segretario nazionale della Fim-Cisl Roberto Benaglia e il responsabile Auto Ferdinando Uliano – ci eravamo impegnati con le lavoratrici e i lavoratori per recuperare a livello salariale il pesante taglio subito nel corso del 2022 e l’inflazione che peserà anche nel corso diquest’anno. Con questo contratto a differenza di altri contratti, recuperiamo l’inflazione, anche quella generata dagli energetici importati e lo facciamo in 12 mesi”.

“Entrambe le parti hanno dimostrato un uguale impegno per raggiungere l’intesa nello spirito delle relazioni sindacali basate sulla partecipazione. Abbiamo trovato insieme le soluzioni che potranno proteggere in modo adeguato gli interessi dei lavoratori e dell’azienda” commenta Giuseppe Manca, responsabile Risorse Umane di Stellantis Italia.

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Categories: Lavoro