Bisogna al più presto trovare una guida per Stellantis, anche prima di quella data di giugno prossimo che la nota ufficiale ha indicato dopo le dimissioni a sorpresa del ceo Carlos Tavares domenica sera, a causa dei crescenti disaccordi con il consiglio di amministrazione della casa automobilistica e i principali azionisti. Intanto prende forma la composizione del consiglio esecutivo ad interim e il cda si sta concentrando su due possibili successori di Tavares: Filosa e Picat.
Altro calo delle immatricolazini di Stellantis a novembre
In borsa il titolo tenta il recupero con un +2,35% dopo il calo ieri fino al 10%, mentre implacabili i numeri delle immatricolazioni hanno mostrato che il gruppo Stellantis ha registrato un calo del 24,87% con una quota di mercato del 24,86% rispetto al 25,15% di ottobre, sulla base di calcoli Reuters. In generale le immatricolazioni di auto in Italia a novembre sono state pari a 124.251 unità, con un calo del 10,82% sullo stesso mese del 2023.
Ieri gli analisti indicavano come principale causa del crollo in borsa, proprio nel fatto che la società potrebbe restare senza guida troppo a lungo, con tutti i dossier che ci sono aperti.
La rosa di nomi si stringe attorno a Filosa e Picat
Molti i nomi di possibili candidati per occupare quella poltrona che già si sono ipotizzati. Ma ora, secondo quanto riportato da Reuters, il cda si sta concentrando su due nomi papabili che sono già entrati nel consiglio esecutivo ad interim: il suo responsabile delle operazioni nordamericane, l’italiano Antonio Filosa, e il responsabile degli acquisti Maxime Picat come candidati interni per la posizione di Ceo.
Picat, 50 anni, attualmente responsabile degli acquisti e della qualità dei fornitori presso Stellantis, in precedenza ha ricoperto il ruolo di direttore operativo per la regione Europa allargata quando il gruppo è stato creato nel gennaio 2021. L’ingegnere civile francese è entrato a far parte del produttore di Peugeot PSA nel 1998 e ha ricoperto posizioni tra cui quella di amministratore delegato della joint venture DongFeng Peugeot Citroën Automobiles (Dpca) in Cina.
Filosa è diventato direttore operativo della divisione nordamericana del gruppo a ottobre, nell’ambito di un rimpasto di gestione in seguito a un profit warning sui risultati del 2024. Era entrato in Fiat nel 1999 e aveva ricoperto diversi ruoli prima di diventare responsabile Fiat Chrysler in America Latina dal 2018. Ha ricoperto il ruolo di direttore operativo di Stellantis per il Sud America prima di essere nominato responsabile globale del marchio Jeep nel 2023, ruolo che mantiene.
La composizione del comitato esecutivo ad interim
In attese del nuovo nome, sarà istituito un nuovo comitato esecutivo presieduto da John Elkann. In un comunicato stampa, Stellantis ha condiviso alcuni dettagli su questo comitato. Sarà composto da altri nove dirigenti (oltre a Elkann), tra cui il nuovo direttore finanziario della casa automobilistica Doug Ostermann, Filosa e Picat. Altri sei dirigenti sono stati nominati sostenitori del comitato che rispondono direttamente a Elkann. Richard Palmer, ex direttore finanziario che è stato sostituito da Natalie Knight nel 2023, è stato nominato consigliere speciale del presidente, per “agire da cassa di risonanza per il team dirigenziale”, Stellantis.
Gli altri componenti, con i rispettivi ruoli, sono: Xavier Chereau (Human Resources e Heritage); Ned Curic (Engineering e Technology, Software e Free2move); Arnaud Deboeuf (Manufacturing e Supply Chain); Antonio Filosa (America’s (North e South America) Regions, Chrysler, Dodge, Jeep, Ram, e il Design nella Region North America, compreso Maserati Design); Beatrice Foucher (Planning); Jean-Philippe Imparato (Enlarged Europe, Pro One, Abarth, Alfa Romeo, Citroen, Ds, Fiat, Lancia, Opel e Peugeot. Il Design della Region Enlarged Europe riporterà a questa posizione); Douglas Ostermann (attuale cfo dopo l’uscita di Natalie Knight a ottobre, Finance); Maxime Picat (Purchasing e Supplier Quality e le regions Middle East & Africa, India & Asia Pacific, China oltre a Leapmotor International); Philippe De Rovira (Affiliates). A supporto del Cei e alle dirette dipendenze del Presidente ci saranno i seguenti Vicepresidenti esecutivi: Bertrand Blasie (Communications e Csr), Olivier Bourges (Customer Experience); Giorgio Fossati (General Counsel); Santo Ficili (Maserati oltre ad Alfa Romeo); Olivier Francois (Marketing oltre a Fiat, Abarth e Ds) e Clara Ingen-Housz (Public Affairs).
Il video di Elkann ai dipendenti: il cda vuole guardare più a lungo termine
Ieri sera Elkann ha anche voluto rassicurare gli animi dei dipendenti con un video. “Con Carlos abbiamo percorso tanta strada e abbiamo ottenuto risultati importanti. Tuttavia, il nostro Consiglio di amministrazione ha deciso, per il bene dell’azienda, che era giunto il momento di separare le nostre strade. Molti di voi si chiederanno cosa ci sia dietro la sua partenza anticipata. La semplice verità è che nelle ultime settimane sono emersi punti di vista diversi. In particolare, il consiglio ha ritenuto che l’attenzione per la nostra azienda e per i nostri stakeholder dovesse essere orientata al lungo termine”.
Invece, secondo diverse fonti, i piani di Tavares puntavano a risollevare rapidamente la situazione delle attività statunitensi in difficoltà, soprattutto tagliando i costi. Stellantis sta cercando da tempo di liberarsi della super capacità e delle scorte eccessive nel suo mercato chiave del Nord America, in un momento in cui la domanda globale rimane debole e la concorrenza dei rivali cinesi, soprattutto nel settore dei veicoli elettrici, si sta intensificando. Oltre alle difficoltà negli Stati Uniti, l’attenzione dell’azienda è rivolta all’aumento dei prezzi in Europa, compita dal rialzo dell’inflazione.
Meloni spera in un incontro il 17 dicembre
Sul tema è intervenuto il governo italiano che vuole tutelare i posti di lavoro e l’indotto nelle trattative con Stellantis e spera che un incontro programmato con l’azienda il 17 dicembre possa essere risolutivo, ha dichiarato lunedì la premier Giorgia Meloni.
La Commissione Ue intanto sta studiando, scrive La Stampa, un piano che prevede un “congelamento modulato” delle multe per i costruttori che non rispettano i target di emissioni al 2025 e una diversa metodologia di calcolo delle emissioni che consenta di utilizzare carburanti alternativi.