Stellantis vende la maggioranza di Comau agli americani. Il colosso italo-francese dell’auto ha ceduto la maggioranza di Comau a One Equity Partners, fondo di private equity specializzato nel mercato medio. Con questa operazione, Oep diventa il socio di riferimento, acquisendo il 50,1% della società attiva nell’automazione industriale e nella robotica avanzata
A Stellantis resta il 49,9%, con l’intenzione di mantenere un ruolo di minoranza attivo e di concentrarsi sulle proprie attività principali in Europa, spiega il gruppo italo-francese in una nota. L’accordo, approvato dall’Unione europea e dal governo italiano (con la possibilità di esercitare la Golden Power), mira a garantire stabilità e crescita a Comau, offrendo al colosso automobilistico lo spazio necessario per affrontare con più energia le sfide del settore automotive nel Vecchio Continente.
I commenti
John Elkann, presidente di Stellantis, ha ringraziato i dipendenti di Comau per il loro contributo innovativo, aggiungendo: “Sono fiducioso che Comau, attraverso la sua nuova proprietà, possegga la giusta leadership, la strategia e la disciplina operativa necessaria per creare valore sostenibile e a lungo termine per tutti i suoi stakeholder, in Italia e nel mondo”.
Pietro Gorlier, amministratore delegato di Comau, ha sottolineato che l’accordo rappresenta “un altro passo fondamentale nel percorso di crescita” dell’azienda torinese. “Comau ha saputo rinnovare costantemente le proprie strategie di innovazione e di business, sviluppando nuove soluzioni tecnologiche con cui rispondere alle dinamiche di mercato in continua evoluzione grazie ai suoi oltre cinquant’anni di esperienza nei mercati internazionali”.
Per Ante Kusurin, partner di One Equity Partners “Comau è un’azienda leader nel settore dell’automazione industriale con un notevole potenziale di crescita e una tecnologia robotica di alto livello. Oep dispone delle risorse necessarie per supportare la prossima fase di crescita di Comau come società indipendente, grazie alla sua comprovata esperienza nel settore e il suo consolidato playbook operativo per le transazioni di carve-out”.