Nel primo trimestre i ricavi di Stellantis hanno superato le attese, ma il titolo registra comunque una delle peggiori performance del Ftse Mib, cedendo il 2% a 14,43 euro per azione. Il gruppo è in calo anche alla Borsa di Parigi, dove le azioni Stellantis perdono l’1,68%.
Stellantis: i ricavi aumentano del 14%, le consegne salgono del 7%
Nei primi tre mesi del 2023 il colosso automobilistico italo francese ha registrato ricavi pari a 47,2 miliardi di euro, in aumento del 14% grazie soprattutto alla crescita delle consegne e ai prezzi. Il risultato ha superato le attese del consensus di FactSet che si aspettava ricavi pari a 45,889 miliardi (+11%).
Le consegne consolidate sono infatti salite del 7% a 1,476 milioni di unità, quelle combinate (comprese jv) sono aumentate dell’8% a 1,538 milioni di unità. In questo caso il risultato è sotto le attese ( +9% a 1,495 milioni di unità). Da segnalare soprattutto il boom delle auto elettriche, le cui consegne sono cresciute del 22% rispetto al primo trimestre del 2022. In questo contesto, Stellantis ha confermato il lancio di 9 nuovi modelli entro la fine del 2023 e per la fine del 2024 l’offerta di auto Bev totale arriverà a 47 veicoli.
Al 31 marzo 2023, gli stock complessivi di auto nuove sono arrivati a 1,302 milioni di unità, “riflettendo un ritorno a livelli normali di stock”, sottolinea la società, comprese 384mila unità di auto del gruppo.
La società pagherà domani, giovedì 4 maggio, il dividendo di 1,34 euro staccato il 24 aprile. Infine, la prima tranche di 500 milioni di euro del programma di buyback da 1,5 miliardi dovrebbe venire conclusa entro giugno 2023.
Consegne in crescita del 24% in Africa e Medio Oriente, timori sul Nord America
Guardando ai risultati delle diverse aree geografiche, in Nord America le consegne sono salite del 6% a 509mila unità e i ricavi del 10% a 22,772 miliardi di euro, mentre nell’area Europa Allargata, le consegne sono aumentate del 6% a 657mila unità e i ricavi del 10% a 16,106 miliardi di euro.
Nell’area Medio Oriente e Africa, l’aumento delle consegne è stato pari al 24% (83mila unità), mentre quello dei ricavi è stato del 55% a 2,166 miliardi.
Andando avanti, in Sud America le consegne sono salite del 10% a 191mila unità e i ricavi del 20% a 3,523 miliardi di euro. Infine, nell’area Cina, India e Asia Pacifica, le consegne consolidate sono aumentate del 4% a 28mila unità’, con i ricavi in crescita del 5% a 981 milioni di euro.
“Il 2023 è partito bene per Stellantis, mantenendo lo slancio di un eccellente 2022 e registrando robuste consegne e ricavi netti in tutti i segmenti”, ha detto il direttore finanziario di Stellantis, Richard Palmer, commentando i conti del primo trimestre. “La nostra presenza globale e il nostro portafoglio di prodotti diversificato significano che siamo ben posizionati per continuare a fornire una forte performance finanziaria durante tutto l’anno”, ha aggiunto indicando che”’aggiungeremo nove nuovi veicoli elettrici a batteria alla nostra offerta di prodotti quest’anno, continuando il nostro viaggio per offrire una mobilità pulita, sicura e conveniente per tutti”.
Palmer ha inoltre spiegato che l’aumento delle consegne di Stellantis nel primo trimestre 2023 riflette la maggiore capacità produttiva, grazie al miglioramento della situazione legata alla carenza di chip. “Una migliore evasione degli ordini di semiconduttori sta lentamente ma inesorabilmente migliorando la nostra capacità di produrre veicoli”, ha detto il direttore finanziario aggiungendo che anche i problemi di logistica riscontrati in Europa si stanno man mano risolvendo. “Abbiamo un forte portafoglio ordini in Europa. La situazione dal punto di vista della logistica sta migliorando”.
Immatricolazioni +23% ad aprile
Nel mese di aprile 2023 le immatricolazioni del gruppo Stellantis in Italia sono salite, ma leggermente meno del mercato, riducendo la quota di mercato del gruppo. Secondo l’analisi di Dataforce, nel mese appena terminato la casa automobilistica ha immatricolato 42.791 unità, in crescita del 23,4% rispetto alle 34.663 di un anno fa. La quota di mercato di aprile 2023 si è attestata al 34,1%, contro il 35,6% del mese di aprile 2022.
Per quanto riguarda i primi quattro mesi dell’anno (gennaio-aprile), le immatricolazioni di Stellantis sono state pari a 186.918 unità, in crescita del 17,7% dalle 158.742 dello stesso periodo di un anno fa. La quota di mercato del primo quadrimestre 2023 è pari al 33,9%, contro il 36,4% dei primi quattro mesi del 2022.
Parlando dei singoli marchi, ad aprile secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Alfa Romeo ha immatricolato 2.380 vetture (+155,09%), Jeep 6.025 unita’ (+45,74%), Citroen/Ds 3.659 (-14,09%), Fiat 15.359 unità (+5,16%) con quota scesa al 12,21% confermandosi primo marchio in Italia, Lancia 3.721 (+35,65%), Opel 4.070 unità (+17,12%) e Peugeot 7.622 unità (+74,70%). Per quanto riguarda Maserati, nel mese di aprile ha registrato 324 immatricolazioni (+205,66%).
Nei primi quattro mesi del 2023, Alfa Romeo ha immatricolato 8.914 vetture (+188,48%), Jeep 26.842 unità (+51,05%), Citroen/Ds 22.252 unità (+5,98%), Fiat 65.979 unità (+5,91%) con quota scesa all’11,91% confermandosi anche nel quadrimestre primo marchio in Italia, Lancia 14.819 (+9,7%), Opel 18.181 unità (+12,89%) e Peugeot 29.884 unità (+21,8%). Infine nei primi quattro mesi dell’anno Maserati ha registrato 1.375 immatricolazioni (+191,93%).
Stellantis conferma la guidance 2023
Stellantis ha confermato la guidance per il 2023 che prevede una crescita “double-digit” del margine sull’utile operativo adjusted e un free cash flow industriale positivo. La società ha confermato anche le previsioni sull’andamento del mercato globale dell’auto per il 2023: per il Nord America l’attesa è di un +5%, come per l’Europa Allargata, l’area Medio Oriente e Africa e l’area India e Asia Pacifica. Per il Sud America l’attesa è di un +3% e per la Cina +2%.
Per gli analisti di Intermonte, “i ricavi del primo trimestre sono stati leggermente superiori alle attese grazie a maggiori ‘altri ricavi0 (Comau, Teksid, Mobility service), mentre i ricavi auto sono stati sostanzialmente in linea con le attese e per quanto riguarda la conferma della guidance rilevano che il suo valore è limitato”.
Banca Akros solleva la questione dei prezzi in Nord America. L’area è la più redditizia per il gruppo automobilistico e secondo le stime di Banca Akros nel trimestre ha visto un calo dello 0,7% annuo dei prezzi di vendita medi: si tratta del primo segno meno dal primo trimestre 2013. “ll dato sul Nord America può sollevare dubbi sulla sostenibilità dei margini di questa importante area che nel 2022 ha generato il 60% del margine operativo”, scrivono gli analisti.