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Stati Uniti: le vendite al dettaglio e i prezzi all’importazione crescono più delle previsioni

Nel mese di febbraio le vendite a dettaglio negli Stati Uniti sono cresciute a ritmi più veloci di quanto non prevedessero gli analisti. Ci si attendeva un aumento dello 0,6%, è arrivato invece un incremento dell’1,1% (421,40 miliardi di dollari) segnando il quarto rialzo consecutivo e l’aumento maggiore da settembre. Su base annuale, il dato è cresciuto del 4,6% rispetto a febbraio 2012. 

Il rialzo per le vendite al dettaglio è dovuto all’aumento dei prezzi della benzina e all’aumento delle immatricolazioni di auto. Le vendite presso i distributori di benzina sono aumentate del 5%, complice il fatto che il prezzo medio del carburante è balzato al massimo in quattro mesi a 3,784 dollari per gallone, circa il 15% in più rispetto all’inizio dell’anno. Sono diminuite le spese in grandi magazzini, ristoranti e negozi di arredamento.

Al passo più rapido da agosto scorso, negli Usa a febbraio sono cresciuti più delle previsioni i prezzi all’importazione. Secondo il dipartimento del lavoro americano, sono cresciuti il mese scorso dell’1,1%. L’aumento di febbraio è stato determinato dal rialzo del 4,9% dei costi del carburante, con il petrolio cresciuto del 5,2% rispetto a gennaio. Escludendo il petrolio i prezzi all’importazione sono invariati rispetto a gennaio e in rialzo dello 0,3% rispetto all’anno scorso.

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