Abbassare l’Iva, tagliare il cuneo fiscale a luglio, rivedere la disciplina dell’abuso d’ufficio per sburocratizzare il Paese, insistere sull’Impresa 4.0 e i pagamenti digitali, l’economia green (con l’idea della filiera dell’economia circolare) una società inclusiva. Sono questi i capisaldi del resoconto del premier Giuseppe Conte al termine della settimana degli Stati generali, durante il quale il Governo ha incontrato i rappresentati di tutte le categorie del Paese, dai sindacati alle imprese, alle associazioni, fino al mondo culturale, proprio nell’ultima domenica. All’appello sono mancate solo le opposizioni, che però saranno ascoltate in settimana, ha annunciato Conte.
“Non ci siamo chiusi affatto. Anzi ci siamo aperti al mondo della cultura e alla società civile – ha detto il premier, rivolgendo anche un pensiero ad Alex Zanardi in apertura di conferenza stampa -. Abbiamo avuto 82 incontri. Questo dialogo ci rafforza, rafforza me e tutti i ministri. Ci rafforza negli obiettivi, nelle linee di intervento su cui vogliamo agire”. “Il piano di rilancio – ha proseguito Conte – non è solo una raccolta di riforme, ci siamo resi conto che non è affatto sufficiente riformare il Paese, dobbiamo reinventare il paese che vogliamo”. Il premier ha parlato innanzitutto di favorire i pagamenti digitali, cashless. “Tutte le componenti sane del Paese ci chiedono di contrastare l’economia sommersa”.
E sempre per favorire la digitalizzazione, anche dei processi produttivi, sarà lanciato il piano Impresa 4.0 Plus, “ovvero un contributo permanente a tutte quelle realtà che vorranno andare nella direzione del digitale e del green”. Nel piano di rilancio del governo è previsto anche un ampio capitolo dedicato alle infrastrutture: la principale, individuata da Conte nel suo discorso, è considerata l’Alta velocità ferroviaria. Sul fronte imprese e tasse, l’attesa novità sarà un taglio del cuneo fiscale entro l’estate, chiesto a gran voce da Confindustria. “Sarà un beneficio per i lavoratori, per costruire un’Italia più inclusiva”. Ma non solo: in giornata il presidente del Consiglio aveva alluso alla possibilità “di abbassare di poco l’Iva”.
Conte ha poi precisato che per l’Iva “non è stato ancora deciso nulla, anche perché è una misura costosa. Ma c’è preoccupazione sul fatto che non sia ripartito appieno quel clima di fiducia che fa innescare il circuito dei consumi. E’ una misura allo studio, questa settimana sarà già decisiva per una prospettiva del genere”. Il taglio potrebbe arrivare a 10 miliartdi di euro.
Impossibile, poi, non affrontare il tema di un nuovo possibile scostamento di bilancio. “Il piano di rilancio nella versione definitiva sarà l’orizzonte dell’azione del governo – ha detto Conte -. Da qui ricaveremo le riforme del Recovery Plan che presenteremo a settembre. Poi ci sono misure di più immediato impatto e abbiamo sicuramente valutato la necessità di intervenire per un ulteriore scostamento di bilancio”.
Ma, ha proseguito il capo del governo, “non abbiamo ancora fatto di conto ma fra un po’ dovremo metterci intorno a un tavolo. L’aggiornamento è costante anche rispetto ai flussi di cassa dello Stato”. Durante la conferenza stampa il presidente del Consiglio ha anche puntato il faro su un altro progetto del governo, quello relativo a “rivedere l’abuso d’ufficio e la responsabilità erariale. Un progetto fortemente condiviso”.