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Statali, quota 100: entro il 30 giugno domande e preavvisi

FIRSTonline

Conto alla rovescia per gli statali che intendono uscire dal mercato del lavoro entro il 2019 tramite quota 100, la misura varata dal governo Lega-M5s, che consente di andare in pensione a un’età di almeno 62 anni, avendo versato 38 anni di contributi.

I dipendenti pubblici che voglio ottenere il prepensionamento entro fine anno dovranno infatti presentare domanda entro la fine di giugno, dando parallelamente il preavviso di sei mesi previsto dalla legge alla propria amministrazione.

Se infatti per i dipendenti pubblici la cosiddetta “finestra” per il preavviso è di tre mesi, per gli statali i tempi raddoppiano allo scopo di evitare che le amministrazioni pubbliche rimangano “ a corto di lavoratori” improvvisamente, aumentando i problemi che spesso e volentieri caratterizzano già molte strutture.

Chi non darà il preavviso entro domenica non potrà ottenere il prepensionamento con quota 100 nel 2019, rimandando tutto all’anno prossimo.

Da sottolineare che le suddette regole non valgono per il personale della scuola, soggetto a regole ad hoc. Nel settore, la data di uscita è fissata al 1°settembre, vale a dire prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. La domanda per accedere a quota 100 andava quindi presentata sei mesi prima, cioè entro il 28 febbraio.

Ricordiamo che la domanda di accesso a quota 100 dovrà essere presentata per via telematica sul sito dell’INPS, nella sezione nella sezione “. La richiesta si può inoltrare anche tramite patronati, call center o uno degli altri “soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio”.

Ad oggi, secondo gli ultimi dati forniti dall’INPS aggiornati al 20 giugno, sono state presentate 150.099 domande, un numero di gran lunga inferiore rispetto alle stime del Governo (360mila per il 2019). All’interno di questo numero, il maggior numero di richieste arriva dai lavoratori dipendenti (54.615) e da quelli della gestione pubblica (48.566). Probabile dunque che a fine anno, il numero di prepensionamenti tramite quota 100 confermerà un risultato inferiore alle stime, consentendo allo Stato di risparmiare circa 1,8 miliardi (2 miliardi la spesa prevista a fronte dei 3,8 stimati in precedenza).

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