Dopo anni di attesa sembra finalmente essersi sbloccato il capitolo statali. La Legge di Bilancio 2018 contiene infatti le misure auspicate dai dipendenti pubblici.
“Impegno mantenuto. Si rinnovano i contratti per donne e uomini nella #PA come da accordo raggiunto il 30 novembre 2016” ha twittato il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia al termine del consiglio dei ministri di ieri, 16 ottobre, che ha dato via alla Manovra che approderà in Senato entro il 20 ottobre.
Impegno mantenuto. Si rinnovano i contratti per donne e uomini nella #PA come da accordo raggiunto il 30 novembre 2016. #LeggeDiBilancio
— Marianna Madia (@mariannamadia) 16 ottobre 2017
Il testo non contiene solo il rinnovo, ma anche l’aumento da 85 euro lordi mensili che il Governo aveva promesso l’anno scorso oggetto di mesi e mesi di trattative. Non solo, in base a quanto previsto dal 2018 arriverà anche la sterilizzazione totale del bonus da 80 euro in busta paga introdotto dall’Esecutivo Renzi. Una misura che rincuora gli oltre 300mila dipendenti statali con un reddito intorno ai 26 mila euro che con l’aumento rischiavano di perdere l’incentivo, vedendo de facto azzerati i vantaggi nella nuova normativa. Si prevede infine una compensazione per Comuni e Regioni che consenta agli enti in questione di applicare la nuova normativa.
Per capire nei dettagli come evitare che il bonus venga compromesso dagli incrementi stipendiali previsti occorrerà attendere il testo definitivo della legge di Bilancio, ma le ipotesi sul tavolo sarebbero diverse, prima tra tutte quella di ritoccare il tetto del bonus facendolo salire da 24mila a 24.500 euro per la percezione integrale degli 80 euro e da 26mila e 26.500 euro per la percezione parziale. Se così fosse, la novità potrebbe riguardare anche i dipendenti privati e non solo quelli della pubblica amministrazione.
Per quanto riguarda le coperture, il Governo ha deciso di finanziare il rinnovo dei contratti e la sterilizzazione del mondo, stanziando circa 2 miliardi di euro.
Cambiamenti importanti arriveranno anche per il In base a quanto dichiarato dal ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, la Manovra prevede misure in favore della scuola dell’università e della ricerca: “Abbiamo confermato l’impegno relativo agli scatti di anzianità dei docenti universitari. E confermato anche l’impegno di armonizzare le retribuzioni dei dirigenti scolastici con le altre figure della dirigenza pubblica”. Senza dimenticare l’assunzione di 1.500 ricercatori annunciata ieri dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.