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Statali, Governo e sindacati raggiungono accordo su contratto: 85 euro in più al mese

Governo e sindacati hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, atteso da sette anni. La trattativa si è sbloccata nel tardo pomeriggio, dopo una lunga giornata iniziata stamattina intorno alle 11 a palazzo Vidoni e dopo che nel pomeriggio, in un’intervista rilasciata a RepubblicaTv, il premier Matteo Renzi aveva dato segnali incoraggianti: “Noi siamo pronti a chiudere, ci sono le compatibilità – aveva detto il premier -: chiedendo 85 euro i sindacati hanno voluto dire che il loro aumento è più alto di quello dato dal governo Renzi e io ho detto ‘bravi’.”

Proprio quello dell’aumento di 85 euro rimane il nodo principale: da un lato il Governo ha confermato che l’aumento medio (e non minimo, ha precisato il ministro Madia) dei salari sarà di 85, ma resta l’incrocio tra il bonus 80 euro e proprio l’aumento di 85 euro. Infatti, il lavoratore che oggi si trova in busta paga il bonus di 80 euro rischia di perderlo se con il rinnovo da 85 euro viene a scavallare la fascia di reddito dei 24mila euro. Oggi sono circa 800mila i lavoratori che percepiscono il bonus del governo Renzi, di cui 250mila solo nella scuola.

La trattativa è stata lunga e ristretta, con una riunione finale tra la ministra della Pa Marianna Madia e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Per il rinnovo dei contratti sarebbero stati stanziati 850 milioni di euro tutti nel 2017, e altri 850-900 milioni per le forze dell’ordine di cui 480 per la proroga del bonus di 80 euro, poi 100/170 milioni per le assunzioni, 40 milioni per il corpo forestale e 250 per il riordino delle carriere. In totale si tratta di circa 1,7 miliardi di euro per un accordo quadro che coinvolge tutta la Pa.


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