Quest’anno sono in arrivo assunzioni di statali fra le 80 e le 95mila unità. Lo scrive oggi Il sole 24 Ore, precisando che il capitolo più significativo e controverso riguarda la scuola: al normale turn over (circa 20-25mila cattedre) si aggiungeranno i posti che si convertiranno da “organico di fatto”, finora assegnati a un supplente, a “organico di diritto”, e quindi a tempo indeterminato, calcolati dal ministero dell’Istruzione in 25mila mentre all’Economia tagliano la stima a 11mila.
Quanto ai Comuni, in base alle previsioni della riforma della pubblica amministrazione, il passaggio dal vecchio al nuovo regime dovrebbe comportare 50mila stabilizzazioni in tre anni. Il provvedimento dovrebbe essere la misura di punta del decreto enti locali, che arriverà nei prossimi giorni.
Ma non è finita. Secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato, ad oggi negli uffici pubblici lavorano oltre 81mila precari, titolari di contratti di collaborazione o di somministrazione oppure lavoratori socialmente utili.
A loro il decreto sul pubblico impiego (che tornerà sui tavoli del Governo per l’approvazione definitiva dopo l’esame delle commissioni parlamentari) dedica un piano straordinario triennale di stabilizzazioni. Potrebbe coinvolgere fino a 50mila persone, in base ai calcoli del governo.
Stando al testo approvato in prima lettura poco più di un mese fa, avrà diritto alla stabilizzazione soltanto chi ha passato tre degli ultimi otto anni di servizio all’interno dell’amministrazione che procede alle assunzioni.