Match point o tutto riaperto, questa sera sapremo. Roma-Juventus (ore 21) rappresenta il giorno del giudizio del campionato italiano, una sorta di dentro o fuori per la lotta allo scudetto. Inutile nascondersi: una vittoria bianconera chiuderebbe ogni tipo di discorso, più o meno come un pareggio. Solo un successo giallorosso dunque rimetterebbe tutto in gioco, anche se i punti di distacco resterebbero comunque tanti. Ecco perché la pressione è tutta sulla squadra di Garcia, il primo ad esporsi clamorosamente proprio un girone fa.
“Feci quelle dichiarazioni per aumentare le ambizioni ma sono stato punito per la mia superbia – ha ammesso il tecnico francese. – Il destino della Roma comunque è di lottare per lo scudetto, quest’anno e pure il prossimo. Abbiamo tanta voglia di vincere questa partita, i ragazzi daranno tutto”.
Il successo di Rotterdam potrebbe aver risvegliato i giallorossi, davvero sotto tono in questi primi mesi del 2015. Col nuovo anno infatti sono arrivati quasi solo pareggi: ben 6 in 8 partite, che hanno creato il vuoto in classifica. Da qui il grande vantaggio della Juventus, decisa a chiudere i giochi il prima possibile.
“Sarà una partita importante ma non decisiva – ha glissato Allegri. – Dopo questa ce ne saranno altre 13, inoltre il Napoli si sta avvicinando. E’ chiaro però che mantenere lo scontro diretto a favore sarebbe un bel vantaggio, l’importante però sarà non mollare nemmeno di un centimetro”. Tanta pretattica da ambo le parti, quasi nessuno volesse davvero il ruolo di favorito. D’altronde Roma-Juventus è una partita delicata, di quelle ad alto tasso di infiammabilità.
Come dimenticare, per esempio, le furibonde polemiche dell’andata? “Offuscarono un bellissimo match” ha sospirato Allegri, consapevole delle insidie intrinseche alla sfida. Alla quale, paradossalmente, sembrano arrivare meglio i giallorossi, quantomeno a livello di formazioni. La Juventus infatti dovrà rinunciare a Pirlo (l’obiettivo, difficile, è recuperarlo per Dortmund) e anche Vidal e Pogba, pur se convocati, non sono certo al meglio delle condizioni.
Se Allegri decidesse di rischiarli entrambi rivedremmo il consueto 4-3-1-2, viceversa se dovesse lasciare a riposo il francese ci sono ottime probabilità di rivedere il 3-5-2 contiano, con Lichtsteiner, Pereyra, Marchisio, Vidal ed Evra a centrocampo, alle spalle delle punte Tevez e Morata.
Nell’ipotesi estrema di giocare anche senza il cileno ecco pronto il 3-4-2-1, con l’Apache e Coman alle spalle di Llorente. Meno problematica la vigilia della Roma, seppur decisamente più corta di quella bianconera. L’impegno di Europa League infatti risale a giovedì, due giorni dopo rispetto alla Juve vittoriosa sul Borussia Dortmund. Garcia dovrà fare a meno di Maicon e Doumbia, per il resto, infortunati “cronici” a parte, ci saranno tutti.
Il francese punterà tutto sul solito 4-3-3 con De Sanctis in porta, Florenzi, Manolas, Yanga Mbiwa e Holebas in difesa, Nainggolan, De Rossi e Pjanic a centrocampo, Gervinho, Totti e Ljajic in attacco. L’arbitro sarà Orsato di Schio, chiamato a dirigere una sfida bollente come ben sa il collega dell’andata Rocchi. Speriamo che, questa volta, del direttore di gara si parli solo nel prepartita.