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Startup italiane: sempre più digitali e sostenibili, ma il gender gap si fa ancora sentire. Il report Assintel

La ricerca di Assintel rivela che la metà di queste aziende è in fase di scaleup (52,7%) o di lancio commerciale (26,9%). Il settore principale è il B2B, con un’attenzione speciale su Ict e servizi business. Persiste la disparità di genere

Startup italiane: sempre più digitali e sostenibili, ma il gender gap si fa ancora sentire. Il report Assintel

Le startup italiane sono sempre più digitali, social e sostenibili ma il gender gap si fa ancora sentire. Questo è l’identikit emerso dalla nuova survey Assintel Report speciale startup, presentata martedì 22 maggio a Milano dall’associazione italiana delle imprese Ict di Confcommercio. La ricerca, condotta dall’Istituto Ixé nei primi mesi dell’anno, è sponsorizzata da Grenke, Intesa Sanpaolo, Tim e Open Gate Italia.

“Il nostro obiettivo non era solo mappare le startup italiane, ma esplorare le realtà più innovative per guidare gli investitori verso lo sviluppo di un ecosistema dinamico e sostenibile – ha dichiarato Dante Laudisa, vicepresidente di Assintel -. Le startup associate ad Assintel beneficiano di una rete di condivisione di valori e contenuti che migliora significativamente le loro performance”.

In quali settori sono più attive le startup italiane?

La ricerca rivela che l’83% delle startup ha meno di 10 dipendenti e il 72,6% meno di 5 soci. Metà di queste aziende è in fase di scaleup (52,7%) o di lancio commerciale (26,9%). Il mercato principale è il B2B (64,3%), con settori chiave come Ict (38,1%), prodotti e servizi business (37,4%), healthcare, pharma e biotech (18%), manifattura (17,3%) e finanza e food & beverage (17%).

La presenza online è quasi universale: il 99% delle startup ha almeno un canale online. LinkedIn è il social network preferito (85%), seguito da Facebook (57,8%), Instagram (57,1%), YouTube (31,3%), TikTok (12,9%) e X (10,5%).

Tecnologie e sostenibilità in primo piano

L’intelligenza artificiale è utilizzata dal 43,9% delle startup, seguita da piattaforme digitali (32%), cloud (28,9%) e social media marketing (28,9%). Il 58,1% possiede o sta sviluppando tecnologie proprietarie, una percentuale che sale al 90,1% tra le associate Assintel. Inoltre, il 38,4% ha sviluppato o sta sviluppando brevetti, cifra che aumenta al 52% per le associate Assintel.

Il dato più rilevante riguarda la sostenibilità: il 68% delle startup considera i propri prodotti ecologicamente impattanti, con picchi nei settori energia/utilities (75,6%), healthcare/pharma/biotech (75,5%), finanza (72%) e Ict (71,4%).

Pesa ancora il gender gap

Persistono le disparità di genere nelle discipline Stem e nelle startup: il 46% delle startup ha almeno una fondatrice donna, ma solo il 25% ha donne nel consiglio di amministrazione e il 21,9% ha una donna come amministratore delegato. C’è una piccola buona notizia: nelle nuove startup, la presenza femminile nei cda è in crescita, raggiungendo il 37%.

“Le startup italiane innovative rappresentano un nuovo genoma imprenditoriale, portando innovazione nel tessuto economico. Dobbiamo supportarle con politiche di valorizzazione, semplificazione burocratica e accesso al credito”, ha sottolineato Laudisa.

Assintel Digital Awards: i vincitori 2024

Durante la presentazione del rapporto sono stati premiati i tre vincitori dell’Assintel Digital Awards 2024, il contest che quest’anno si è focalizzato sulle migliori startup innovative del Made in Italy su IA, Cybersecurity e Blockchain. Ecco chi sono:

  • Categoria Artificial Intelligence: Mywai ha sviluppato una piattaforma AIoT per la manutenzione predittiva e il controllo qualità.
  • Categoria Cybersecurity: Equixly offre una piattaforma SaaS per la sicurezza delle applicazioni con test di sicurezza Api.
  • Categoria Blockchain: Accudire propone una piattaforma collaborativa per digitalizzare i processi legati all’export con tecnologie blockchain.

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