A gennaio prende il via il primo programma di accelerazione per startupitaliane in Israele. A lanciarlo sono l’Ambasciata d’Italia nel Paese mediorientale e Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società del gruppo bancario presieduta da Maurizio Montagnese.
Attraverso un bando pubblicato un anno fa sono state selezionate 10 startup (in diversi settori, dall’health tech alla smart mobility, dal food tech al clean tech), sette delle quali trascorreranno tre mesi all’Eilat Tech Center (Gruppo Arieli), tra i principali acceleratori di startup israeliani per sviluppare nuove idee d’impresa.
Il programma si svolgerà da gennaio a marzo del 2020 e prevede un soggiorno presso la città di Eilat, a sud di Israele, fornita di alloggi e spazi per il co-working. Sono previsti inoltre mentor e tutor che affronteranno temi validi per tutte le giovani imprese e temi specifici a seconda del settore di appartenenza delle singole startup. Numerosi gli incontri di networking con aziende israeliane di successo nei relativi settori. Come previsto dal bando l’Ambasciata d’Italia in Israele ha messo a disposizione un plafond di 100 mila euro che erogherà in favore delle startup selezionate con un contributo di 10mila euro ciascuna, di cui 8.500 euro destinati al programma di accelerazione e 1.500 euro come rimborso spese.
“Il programma è un nuovo strumento per sfruttare la complementarietà dei due sistemi economici: il nostro ecosistema manifatturiero d’eccellenza mondiale e quello israeliano vocato all’innovazione e al venture capital”, spiega Gianluigi Benedetti, ambasciatore italiano in Israele.
“Questa iniziativa è una preziosa occasione per offrire astartup selezionate l’accesso ad una
concreta opportunità di scale-up internazionale, in un percorso di
valorizzazione dell’ecosistema italiano dell’innovazione”, commenta Guido de Vecchi,direttore generale di IntesaSanpaolo Innovation Center.