Con la legge di Bilancio 2017 il Governo ha varato una serie di misure in favore delle startup innovative. Si tratta di vari sconti fiscali pensati per rafforzare ulteriormente un settore che ormai conta 6.400 società iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese.
1. BONUS INVESTIMENTI AL 30%
Il pacchetto d’interventi si articola su due fronti: da una parte le misure per incoraggiare gli investimenti dei finanziatori esterni, dall’altra una serie di agevolazioni che puntano a far crescere questa realtà dall’interno, incentivando la creazione di nuove aziende. Iniziamo dalle prime.
Innanzitutto, da quest’anno chi investe in startup innovative fino a un milione di euro potrà contare su una detrazione Irpef pari al 30% della somma versata. Questa agevolazione non è nuova, ma viene notevolmente potenziata, considerando che in precedenza il bonus era del 19% (saliva al 25% solo per le startup a vocazione sociale) e il valore massimo dell’investimento su cui applicare la detrazione era di 500mila euro.
Tuttavia, per avere diritto al beneficio bisogna tenere le quote per almeno tre anni, uno in più rispetto alle regole valide fino all’anno scorso. In caso di cessione delle quote prima del termine stabilito, la legge prevede la decadenza dell’agevolazione e il recupero della tassazione non versata, cui si applicano gli interessi legali.
Passa al 30% pure la deduzione Ires per le imprese che investono in startup (prima era al 20%). Anche in questo caso l’investimento va mantenuto per almeno tre anni, ma il tetto massimo agevolabile rimane a 1 milione 800mila euro.
2. AZIENDE SPONSOR
Una novità assoluta introdotta dall’ultima manovra riguarda invece le aziende sponsor, che potranno assorbire nei propri bilanci le perdite registrate dalle startup nei primi tre esercizi della loro esistenza. Ci sono però due requisiti da soddisfare: le aziende sponsor devono essere quotate e avere in portafoglio una partecipazione (anche indiretta) nel capitale della startup pari almeno al 20%.
3. AGEVOLAZIONI PER CHI CREA UNA STARTUP INNOVATIVA
Le startup innovative attualmente sono esonerate dal pagamento del diritto annuale dovuto in favore delle Camere di Commercio, nonché, i diritti di segreteria e l’imposta di bollo abitualmente dovuti per gli adempimenti da effettuare presso il Registro delle Imprese. La manovra prevede un’ulteriore facilitazione: l’esonero dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria relativi all’atto costitutivo, che potrà essere siglato, oltre che con firma digitale, anche con firma elettronica avanzata autenticata.
Viene introdotto poi un regime fiscale e contributivo di favore per i piani di incentivazione basati sull’assegnazione di azioni, quote o titoli similari ad amministratori, dipendenti, collaboratori e fornitori delle imprese start-up innovative e degli incubatori certificati. Il reddito derivante dall’attribuzione di questi strumenti finanziari o diritti non concorrerà alla formazione della base imponibile, sia a fini fiscali che contributivi. In questo modo, viene facilitata la partecipazione diretta al rischio di impresa, ad esempio attraverso l’assegnazione di stock options al personale dipendente o ai collaboratori di un’impresa start-up .
Arriva anche una disciplina per la raccolta di capitale di rischio da parte delle imprese start-up innovative attraverso portali online, avviando una modalità innovativa di raccolta diffusa di capitale (crowdfunding). Per quanto riguarda l’accesso al credito, le start-up potranno usufruire gratis e in modo semplificato del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, anche mediante la previsione di condizioni di favore in termini di copertura e di importo massimo garantito.
4. INVESTIMENTI DELL’INAIL
Infine, la legge di Bilancio prevede forme di investimento da parte dell’Inail in favore delle imprese start-up innovative. In particolare, si prevede che l’Istituto possa sottoscrivere quote di fondi comuni di investimento di tipo chiuso dedicati all’attivazione di start-up innovative o costituire e partecipare – anche con soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri – a start-up di tipo societario.