“Quest’anno prevediamo che il Pil italiano scenderà dell’1,5% circa e ritornerà in territorio positivo nel 2014 con una crescita inferiore all’1%, e quindi anemica. Siamo preoccupati che sia la domanda interna sia l’export cresceranno a tassi piuttosto bassi o più bassi di quanto sarebbe auspicabile, ma riteniamo che la questione vada fronteggiata da tutti i Governi europei’.
Parlando a ‘Radiocor’ a margine del convegno ‘La crescita del mercato obbligazionario: una opportunità per le imprese italiane’, Jean-Michel Six, Chief Economist Emea di Standard & Poor’s, spiega che ‘non esiste un Governo che da solo all’interno di Eurolandia è in grado di risolvere i problemi del proprio Paese. Parlo di Italia, Francia, Spagna. Esistono naturalmente differenze tra questi Paesi, ma le soluzioni di lungo termine sono una combinazione di iniziative europee e iniziative locali: bisogna camminare su due gambe’.