Artigiani, creativi, hobbisti, laboratori, scuole, tutti ora possono trasformare le proprie idee in oggetti. La magia è possibile grazie alle stampanti 3D, sistemi in grado di realizzare oggetti complessi che finora potevano essere prodotti solo da macchinari industriali costosi e da personale specializzato.
I prezzi di queste stampanti si sono abbassati notevolmente, tanto da essere ora alla portata di molti utenti casalinghi. La tecnologia offerta è sempre più raffinata e permette l’impiego di materiali diversi e molto versatili. Il merito è anche di alcune aziende italiane che spingono sull’acceleratore dell’innovazione.
Il progetto WASP, ad esempio, è tutto italiano e nasce nel 2012 dal mondo open source. Il primo passo è stato lo sviluppo di una veloce ed economica stampante 3D che può anche fresare. Il prossimo sarà quello di concentrarsi sui materiali. Eh si, perchè fino ad ora la stampa 3D ha utilizzato prevalentemente materiali plastici per la realizzazione di oggetti che potevano essere utili nella comunicazione di un progetto da parte di designer e aziende, ma non nella realizzazione di prodotti finiti, realmente funzionali.
Al centro del lavoro di WASP ora c’è l’argilla, la ceramica e la porcellana come chiavi di volta dell’artigianato digitale, con l’obiettivo di dare l’avvio alla possibilità di un’autoproduzione per tutti e con nuovi orizzonti applicativi, che, nel caso dei ceramici, sono vastissimi: il settore medicale, ad esempio, che già ne fa largo uso. Con l’utilizzo di materiali ceramici impiantabili come il biovetro, l’allumina e l’idrossiapatite le stampanti WASP sono in grado di riprodurre la porosità ossea e di costruire quindi supporti per la riproduzione appunto di elementi dell’apparato scheletrico.
Il gruppo di ricerca e sviluppo di Massa Lombarda (Ravenna) è pioniere mondiale nell’evoluzione della stampa 3D di ceramici e ha da qualche settimana creato un estrusore che arriva a stampare un filamento di diametro di 0,35 mm, raggiungendo una precisione e un controllo pari a quelli dell’estrusione di materiali plastici. Sarà questa la novità presentata al 3D Print Show di Parigi.