Accantonato per ora l’effetto Great Wall su Fiat Chrysler Piazza Affari paga il suo tributo all’improvviso aumento dello spread e dei rendimenti del debito. L’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,11% a quota 21.738, fanalino di coda tra i listini. In forte rialzo, al contrario, Francoforte +1,36% davanti a Parigi +0,9% e Madrid +0,5%. Bene anche i mercati Usa: S&P 500 sale dello 0,7%. L’indice dei prezzi delle case che nel secondo trimestre dell’anno in Usa?è salito dell’1,6%, sopra l’1,4% stimato. Tra i tech in evidenza Alphabet +1,5%: Google lancia oggi Oreo, l’ultima versione del sistema operativo Android.
Il dollaro è in leggera ripresa su euro, il cross scende a 1,176 da 1,181. A frenare gli acquisti in Piazza Affari sono le rinnovate tensioni sul Btp. Il rendimento a 10 anni sale a 2,10% e lo spread che si allarga di 8 punti base. Prevale un clima di attesa a due giorni dall’imminente simposio di Jackson Hole (in agenda dal 24 al 26 agosto), spesso utilizzato dai banchieri centrali per mandare messaggi di politica monetaria. Venerdì parleranno sia Janet Yellen che Mario Draghi.
Il Brent risale?a 52 dollari. Le scorte settimanali Usa,?secondo il consenso, dovrebbero essere scese di 3,4 milioni di barili, ottavo ribasso consecutivo. Perde colpi Saipem -1,86%. Barclays ha tagliato il giudizio a Underweight da Equal Weight. Target ritoccato a 3,80 euro da 3,90 euro. Eni -0,38%, Tenaris 0,61%. Saras +1,57%.
Sempre in evidenza la scuderia Exor, che chiude in parità. Rallenta la marcia di Fiat Chrysler +0,26% (dopo aver toccato in mattinata il nuovo massimo dal 1997), spinge sull’acceleratore Ferrari +3,05%, miglior blue chip di Milano. Tra i titoli in terreno positivo anche Stm?+2,7%, sulle attese positive del volume di vendite di semiconduttori.
Deboli i finanziari, colpiti dalla flessione del reddito fisso. Frenano le banche: Unicredit e Intesa Sanpaolo -0,7%, Banco Bpm -1,1%. Tra gli assicurativi Generali arretra dello 0,7%. Giù anche Unipol -1,1%, sulla parità Unipol Sai. Vendite sugli asset manager. Anima -2,7%. Il rialzo dei rendimenti penalizza anche le utility. Hera -3%, Enel -1,2%. Tra le medium/small cap Maire Tecnimont +0,5% ha toccato i nuovi massimi dal 2011. Invece Safilo -2,5% è sui nuovi minimi da cinque anni.