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Squinzi: “Governo difenda Electrolux”

In una lettera al Premier, il numero uno di Confindustria definisce il caso Electrolux “emblematico” e lancia l’allarme per un trend che, se non verrà invertito, porterà “irrimediabilmente verso la desertificazione industriale del nostro Paese”.

Squinzi: “Governo difenda Electrolux”

Un “intervento deciso di politica industriale” e “un serio impegno” sul caso Electrolux, “affinché il confronto già avviato presso il Ministero dello Sviluppo Economico con la partecipazione del Ministero del Lavoro possa giungere a un esito positivo nell’interesse delle imprese e dei lavoratori coinvolti”. Lo scrive il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, in una lettera indirizzata al premier Enrico Letta. Per Squinzi è necessaria una “forte azione del Governo a difesa dell’industria manifatturiera, volta a rafforzare le capacità del nostro Paese di attrarre e mantenere gli investimenti”.

Le proposte presentate da Confindustria per rimuovere “i deficit strutturali del nostro Paese che riguardano fattori strategici per la competitività – prosegue Squinzi – sono rimaste in larga parte disattese”, per cui restano ancora da affrontare varie questioni: “L’elevato costo del lavoro, dovuto ad una crescente pressione fiscale, la rigidità del mercato del lavoro ed il differenziale dell’energia rispetto ai principali concorrenti stranieri”.

Squinzi definisce il caso Electrolux “emblematico” e lancia l’allarme per un trend che, se non verrà invertito, porterà “irrimediabilmente verso la desertificazione industriale del nostro Paese: serve un segnale deciso sia verso un’impresa che rappresenta un importante punto di riferimento per il territorio sia verso l’industria italiana che sta affrontando con tenacia la crisi economica in atto e vuole vincere questa sfida”, perché ad essere in gioco non è solo il destino della singola impresa, ma la storia industriale del nostro Paese e la sua capacità di difendere la propria base produttiva”. 

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