Inizia male la settimana finanziaria italiana sui mercati obbligazionari e azionari, principalmente a causa dell’inattesa caduta del Pil giapponese, che nel terzo trimestre è calato dello 0,4% rispetto ad aprile-giugno e addirittura dell’1,6% su base annua, contro attese per un aumento del 2,2%. I?mercati attendono anche le indicazioni che potrebbero arrivare oggi dal governatore della Bce, Mario Draghi, in audizione al Parlamento europeo alle ore 15.
Questa mattina lo spread Btp-Bund apre in rialzo a 158 punti base, dopo aver chiuso venerdì scorso a quota 156. La nuova ampiezza della forbice fra i rendimenti dei titoli di Stato decennali italiani e le equivalenti obbligazioni tedesche è frutto di un balzo negli acquisti, successivi ai dati sulla recessione in Giappone, che hanno fatto calare i tassi sui Bund, dal momento che il rendimento del Btp rimane stabile al 2,35%.
Negli stessi minuti la Borsa di Milano viaggia in ribasso dello 0,8%, a 18.819 punti. Tra i singoli titoli in ribasso sul Ftse Mib c’è anche Telecom Italia (-1,3%, a 0,889 euro), nonostante la società abbia smentito le voci su un aumento di capitale. Vendite pure su Finmeccanica (-1,7%, a 7,42 euro): oggi scade il termine per la presentazione delle offerte sulla controllata Ansaldo. Al momento la giapponese Hitachi è in pole position.
Deboli, infine, i titoli bancari, dopo che gli analisti di Nomura hanno tagliato i target price di molti istituti italiani. In fondo al listino viaggia Banco Popolare, in ribasso del 2,6%, a 9,395 euro.