Le parole da colomba del presidente della Fed Jerome Powell hanno spinto al rialzo in avvio le borse europee. Il rialzo si è però spento a fine mattina con un’eccezione: Piazza Affari +0,7% sale sopra 22.050 punti ai massimi dell’anno, confermandosi ancora il listino più tonico d’Europa. In terreno negativo Francoforte -0,2%, deboli Parigi e Madrid, entrambe intorno alla parità. Piatta Londra.
A far da propellente al Toro è l’intonazione positiva del mercato del debito, in fibrillazione per la prospettiva del prossimo varo delle misure espansive della Bce. In questa cornice s’inserisce l’esito brillate delle aste di metà mese del Tesoro. Stamane sono stati collocati 2,5 miliardi di Btp 7 anni all’1,24%, in netto calo rispetto all’1,96% del 13 giugno scorso. Collocati anche 3 miliardi di Btp a 3 anni allo 0,49% rispetto all’1,05% dell’ultima asta.
Lo spread tra Btp (rendimento a 1,69% da 1,73%) e Bund è sotto la soglia psicologica dei 200 punti base a 196 punti sui minimi da giugno del 2018. Il differenziale con il Bono spagnolo scende a 125 punti base, minimo degli ultimi dodici mesi, da 128 di ieri.
Le banche sono trascurate, a parte Intesa Sanpaolo +0,5% e Monte Paschi +2%. La febbre per la carta italiana ha contagiato anche le emissioni corporate. E’ andato a ruba stamane il bond perpetuo AT1 di Fineco (+0,3%) che ha registrato 2,75 miliardi di richieste contro i 300 offerti.
Avanza Banca Mediolanum +0,7% che, afferma in un’intervista al Sole 24 Ore l’ad Massimo Doris, valuta opportunità di crescita attraverso acquisizioni. Sale anche Azimut +0,3%.
A sostenere il mercato sono i petroliferi: Eni +1,1%. Saipem +1,4%. Tenaris +2,2%.
La nota negativa arriva dallo spazio. Il fallimento della missione Vega ha fatto scattare le vendite sul titolo Avio -14,9% a 12,18 euro. Il gruppo ha comunicato che, a circa due minuti dal decollo dalla Guyana francese del lanciatore Vega per la missione numero 15, si è verificata un’anomalia che ha portato alla conclusione prematura della missione. Banca Imi ha messo sotto revisione il giudizio buy sul titolo per “l’influenza negativa sulla reputazione di Avio in termini di sicurezza dei voli“. Equita Sim conferma il rating buy con prezzo obiettivo di 16,8 euro. “Si tratta del primo insuccesso dopo 14 voli di fila senza problemi”, precisano gli esperti.
Tiene invece Tim +0,12% nonostante che Moody’s abbia abbassato l’outlook a Negative, da Stable. L’agenzia chiarisce che il piano industriale va nella direzione giusta, quella della riduzione del debito, ma i benefici in arrivo si faranno sentire sulla struttura finanziaria più in avanti di quanto si prevedeva fino a qualche mese fa.
In ascesa Atlantia +2,9% a poche ore dal consiglio dedicato alla possibile partecipazione della società alla cordata Alitalia. La società controllata dai Benetton è pronta ad acquistare il 35-40% della nuova Alitalia e aggiunge che potrebbe essere affiancata da uno tra l’imprenditore colombiano German Efromovich e Toto Holding.
Enel +1,3%, dopo la promozione del Credit Suisse che alza il target price. Corre Acea +2%. Terna+1,2%.
Da segnalare la frenata di Salini Impregilo -1,5%. Fitch taglia il rating a BB da BB+. Ragioni del declassamento: indebolimento del profilo finanziario provocato da una discesa della redditività e da un aumento del capitale circolante.