Chiusura in progresso per i principali listini europei, dopo una leggera volatilità pomeridiana che spirava da Wall Street. Nulla di allarmante però, perché, dopo un avvio positivo, la borsa di New York prosegue in verde con GE (+9,8%) in rally grazie alla trimestrale. Le notizie sul coronavirus cinese restano allarmanti e le conseguenze si fanno sentire su più fronti, ma in Borsa, alla fine, sembra prevalere la fiducia, in attesa, questa sera, delle decisioni della banca centrale statunitense.
Piazza Affari, +0,52%, 24.153 punti, tocca i massimi dal 2018, mentre lo spread ha continuato a calare: il differenziale con il Bund alla fine è 133 punti base. Una ventata di ottimismo sull’Italia si è fatta sentire però sul primario: il Tesoro ha venduto stamane tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot semestrali, a fronte di una domanda per oltre 11 miliardi. Il rendimento è sceso a -0,355% da -0,221% dell’asta dello scorso 23 dicembre. La crescita del Belpaese resta debole, ammonisce il Fondo monetario, +0,5% nel 2020, +0,6-0,7% nel 2021, la più bassa della Ue e sensibile agli shock. Aumenta però a gennaio la fiducia dei consumatori e quella della manifattura.
Nel resto d’Europa la piazza migliore è Madrid, +0,61%, trascinata dal Banco Santander (+4,5%) dopo i conti. Tonica Parigi +0,49%, anche se il lusso, danneggiato dalla conseguenze del rischio pandemia, resta contrastato. Bene Francoforte, +0,17%, con il governo tedesco che ha rivisto al rialzo le previsioni sul pil per l’anno in corso (+1,1% contro l’1% precedente). Piatta Londra +0,05%, a pochi giorni dall’addio all’Unione Europea. Wall Street al momento mette a segno guadagni frazionali, con Apple, +2,8%, in progresso dopo i conti trimestrali record presentati ieri sera a mercati chiusi. In denaro anche Boeing, +1,15%, che invece ha chiuso, nel 2019, il primo esercizio in rosso da 22 anni. Sui risultati pesa il caso 737 MAX, modello ancora senza autorizzazione al volo dopo i due incidenti che hanno causato complessivamente 346 morti.
Cresce infine l’attesa per la conclusione della riunione di politica monetaria della Fed, che probabilmente lascerà invariati i tassi, ma potrebbe valutare l’impatto del coronavirus. In questa situazione il dollaro resta forte sul mercato valutario, ai massimi da circa due mesi, mentre l’euro risulta schiacciato contro il biglietto verde su un cambio intorno a 1,1. Le materie prime sono poco mosse: oro 1570,05 dollari l’oncia; Brent +0,1%, 58,87 dollari al barile.
I petroliferi di Piazza Affari si fermano in ordine sparso: Eni -0,45% Tenaris +1,15%. Regina del listino è – insieme a Nexi +2,74% – soprattutto Leonardo +3,05%, anche grazie all’acquisizione, per 185 milioni di dollari, di Kopter, società di elicotteri svizzera di proprietà di Lynwood. In recupero Pirelli +2,38%. Denaro su Telecom, +1,94%, nel giorno del cda che dovrebbe fare il punto sui vari dossier, incluso il bilancio 2019 e il piano industriale 2020.
Ancora spunti su Enel +0,91% e Terna +0,90% sempre a livelli record. Banche miste: Mediobanca -1,02%, dopo che Mediolanum, +1,35%, ha deciso che la partecipazione del 3,28% in Piazzetta Cuccia non è più strategica; Bper -0,82%. Bene le altre. Progressi per il lusso: Moncler +1,9%. Ferragamo guadagna lo 0,15%, dopo risultati 2019 in linea con le attese.