“Monitorare e indirizzare con attenzione il sistema bancario”. Lo spread arriva in Parlamento con una interrogazione dell’intero gruppo della Lega a Montecitorio (primi firmatari il capogruppo Dozzo, poi Bossi e a seguire tutti i deputati). Il Carroccio vuole chiarimenti sull’ammontare di titoli del nostro debito pubblico detenuto da istituti bancari a dicembre 2011 e quanto ne è stato collocato o detenuto presso istituti bancari da allora a oggi. La richiesta è rivolta a Mario Monti, nella sua veste di ministro dell’Economia.
La premessa della Lega è questa: “Esiste il rischio che gli andamenti degli indici finanziari non consentano di palesare la condizione dell’economia reale del Paese”. Anzi, l’avvenuta riduzione dello spread rispetto ai picchi fatti registrare nei mesi scorsi può dare “l’impressione che possa migliorare l’andamento dell’economia e le condizioni di imprese e lavoratori senza la necessità di misure mirate per la ripresa e lo sviluppo”.
Di qui la sollecitazione a “monitorare e indirizzare con attenzione il sistema bancario, principale elemento di innesco della crisi internazionale a causa di operazioni su prodotti finanziari ad altissimo rischio, ma anche necessario e indispensabile supporto del sistema produttivo attraverso il credito all’economia reale e alle famiglie”.
