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Spread Italia peggiore della Grecia, corsa ai Bund dopo il taglio tassi. Borse positive, brilla Banca Generali

Nonostante la crisi di governo e il taglio tassi, la Borsa si avvia verso una chiusura positiva. Milano la più debole. Tim ai minimi. Indice manifatturiero S&P sotto quota 50

Spread Italia peggiore della Grecia, corsa ai Bund dopo il taglio tassi. Borse positive, brilla Banca Generali

Borse europee positive all’indomani delle decisioni della Bce.pread  Piazza Affari, dopo aver ondeggiato sulla parità, avanza dello 0,4%, ma a segnalare le tensioni che agitano politica e finanza pubblica in clima elettorale c’è lo spread, attorno ai 238 punti, sopra la Grecia (227). Le decisioni della BCE provocano acquisti sui Bund tedeschi. Il rendimento decennale scende a 1,05% sui minimi da fine maggio. Torna di riflesso qualche acquisto sui titoli di Stato italiani, nonostante l’incertezza del quadro politico: Btp decennale a 3,32% da 3,52% di ieri sera.

L’euro è in calo dello 0,7% a 1,015.

Nonostante spread e tassi Borse positive in Europa

Nonostante il rialzo dei tassi con relativo aumento dei margini, e l’adozione del Tpi, il nuovo strumento anti-frammentazione adottato dalla Bce, le banche italiane restano il tallone d’Achille del listino italiano, come sempre quando si riaccendono le tensioni sul debito. Unicredit segna un nuovo ribasso -1,45%, maglia nera del listino. In terreno positivo invece Banco Bpm ed Intesa- In forte recupero, però, Banca Generali +3%, il titolo migliore, e Poste Italiane sù del 2%.

Tim scivola verso i minimi di sempre

Perdono terreno anche le azioni e i bond di Telecom Italia in scia al taglio del rating da parte di Moody’s. il titolo, a ridosso dei minimi storici, segna un calo dell’1,1%% a 0,2182 euro. Il bond a scadenza gennaio 2033 scambia in calo, con rendimenti in rialzo al 7,18% da 6,99%.

Sale invece Inwit +2,5%. Il governo ha posto una serie di prescrizioni all’accordo tra Tim ed Ardian riguardanti le torri di trasmissione del segnale radio. Saipem -3%. 

Il bilancio settimanale si avvia comunque ad un risultato positivo, tra l’1,5 ed il 2%. Mica male nel cuore di una crisi politica, anche se la media delle borse europee è molto migliore: +3,70%. La crisi politica e la prospettiva di elezioni a settembre hanno contribuito ad allargare il ritardo nei confronti del resto dell’Europa: Piazza Affari è la Borsa peggiore da inizio anno con un -22,3%, che si confronta con il -13,0% registrato dall’indice Stoxx 600, con il -7,50% dell’Ibex spagnolo (il migliore della zona euro) e con il -2,20% dell’indice FTSE 100 della Borsa UK.

L’indice S&P Global manifatturiero scende sotto quota 50

Sul fronte macro l’indice S&P Global Eurozone Manufacturing è sceso in luglio a 49,6 da 52,1 di giugno. Il consensus era 51. Con questa discesa, sesta consecutiva, l’indicatore costruito sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende manifatturiere della zona euro, si porta nell’area che segnala contrazione, quella sotto i cinquanta punti. La lettura di luglio è la più bassa dal giugno del 2020. Resta sopra quota cinquanta, ma scende più del previsto a 50,6, l’indice non manifatturiero.

Si rasserena il fronte della crisi legata alla guerra ucraina

  • Il prezzo del frumento torna ai livelli precedenti l’attacco russo in Ucraina nel giorno dell’accordo tra Mosca e Kiev che sblocca le esportazioni attraverso i porti sul Mar Nero. Il grano tenero viene scambiato a 784,5 dollari per ogni singola unità contrattuale da 5mila staia (-2,64%), come lo scorso 16 febbraio, una settimana prima dell’attacco di Mosca a Kiev. Analoga la dinamica del grano duro (-2,32% a 841,25 dollari per 5mila staia), poco sotto la chiusura dello scorso 18 febbraio.
  • Anche il petrolio Brent e WTI girano in ribasso dello 0,7%. Sale invece il gas naturale europeo +3% a 160 euro per MWh.
  • La rinnovata voglia di rischio spinge il Bitcoin in rialzo dell’1,5% a 23.400 dollari, sui massimi da un mese. 

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