Il tentativo di abbassare la temperatura sui mercati non ha funzionato. A metà mattina, lo spread fra i Btp decennali e i Bund di pari scadenza è tonrato ad allargarsi, fino a toccare il picco di 313 punti base, 10 in più rispetto alla chiusura di ieri.
La nuova ampiezza della forbice fra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e i bond pubblici tedeschi di pari scadenza corrisponde a un tasso d’interesse sui Btp del 3,69%.
Ma non è finita: lo spread ha toccato i 300 punti base anche sulla scadenza quinquennale. A metà seduta i rendimenti dei Btp a 5 anni si attestano al 2,95%, in rialzo di 13 punti base rispetto alla chiusura di ieri.
Sui Btp a 2 anni i tassi aumentano di 15 punti base, all’1,71%, con lo spread in ampliamento a 222 punti base.
La nuova fiammata sul mercato del debito si accompagna a una nuova flessione di Piazza Affari. Dopo un timido tentativo di rimbalzo in avvio, il Ftse Mib è tornato in rosso e a metà seduta fa registrare una perdita dello 0,6%.
A riaccendere la tensione sui mercati ha contribuito l’audizione del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il numero uno del Tesoro, parlando della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, ha difeso i progetti del governo per la prossima manovra di bilancio, soprattutto per quanto riguarda le pensioni e il reddito di cittadinanza.
