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Spread in tensione, a Piazza Affari scoppia il caso Seat

Mentre il Ftse Mib tenta il rimbalzo, il titolo di Seat Pagine Gialle sprofonda del 40%, annullando quasi il proprio valore – L’azienda ha annunciato che non pagherà bond e debiti bancari: chiesto il concordato preventivo – Mps recupera, bene anche gli altri bancari – Lo spread apre oltre i 290 punti, poi ripiega sotto la “quota Monti” – Euro in flessione.

Spread in tensione, a Piazza Affari scoppia il caso Seat

Dopo il tonfo di ieri (-4,5%) e l’apertura in rosso di oggi (-0,45%), in mattinata Piazza Affari gira in positivo, arrivando a guadagnare fino a un punto percentuale, la migliore performance fra le Borse europee. Negli stessi minuti, Londra e Parigi viaggiano in rialzo di circa mezzo punto, Francoforte dello 0,3%. 

Tra le peggiori blue chip spicca il ribasso di Telecom Italia (-1,80%), ma il vero caso finanziario di oggi è quello di Seat Pagine Gialle. Dopo una lunga sospensione, le azioni della società sono state ammesse alle contrattazioni, sprofondando del 40%, a 0,0009 euro, di fatto quasi annullando il valore della capitalizzazione. L’azienda torinese ha annunciato oggi di non poter far fronte alle scadenze previste dall’attuale struttura dell’indebitamento nel 2013: sospeso quindi il pagamento di bond e debiti bancari. Ieri il Cda di Seat ha deciso di chiedere l’ammissione alla procedura di concordato preventivo.

Intanto, sul Ftse Mib rimbalza il titolo di Mps (+3,67%). Bene anche gli altri bancari (Unicredit +2,21%, Intesa Sanpaolo +1,5%, Ubi +1,4%) e Finmeccanica (+1,7%). 

Sul fronte obbligazionario, è parzialmente rientrato l’allarme relativo allo spread Btp-Bund. In apertura il differenziale di rendimento fra i titoli di Stato italiani a 10 anni e i corrispettivi Bund tedeschi era schizzato in modo preoccupante verso quota 300 punti base, toccando un massimo a 294. Ma in seguito l’ampiezza della forbice è tornata a ridursi sotto la cosiddetta “quota Monti”, ovvero quei 287 punti indicati dal Premier uscente come target per il suo governo. 

Quanto ai mercati valutari, in apertura l’euro viaggia in ribasso sul dollaro, con un cambio a 1,3465. Ieri, secondo la rilevazione della Bce, l’euro valeva 1,3552 dollari.

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