Accelera la discesa delle Borse europee, sulla scia della caduta di Wall Street e dell’Asia. A condizionare i listini è però soprattutto la tensione sull’Italia, alla vigilia dell’apertura della procedura di infrazione. Stamane il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, ha osservato che la versione rivista del piano di Bilancio dell’Italia “non ha migliorato la situazione sui costi di rifinanziamento del debito, come vediamo ogni giorno sui mercato: significa che non ha disperso i dubbi”.
Preoccupato il ministro Giovanni Tria, surreale la dichiarazione del vicepremier Matteo Salvini: “Io penso che il governo del cambiamento – ha detto- dovrà andare a Bruxelles indicando un commissario che si occupi di economia, di lavoro, trasporti, industria, agricoltura, lasciamo agli altri le chiacchiere”, ha detto Salvini riferendosi al rinnovo dell’esecutivo Ue in autunno dopo le elezioni del 25 e 26 maggio che rinnoveranno il Parlamento comunitario.
A Piazza Affari alle 13.40 l’indice arretra dello 0,9% sotto 18.700 punti. Più pesanti le perdite sugli altri listini dell’Eurozona. Continua la frana di Renault -4% in attesa degli sviluppi delle indagini giapponesi su Carlos Ghosn. Quasi invariata Londra -0,08%.
La discesa dei titoli tech a Wall Street si riflette sui titoli europei. Stm lascia sul terreno il -2,1% come Ams. Infineon -3,5%.
Ma il disagio dell’Italia di manifesta sul mercato del debito. Lo spread si allarga ancora, il differenziale tra i rendimenti del decennale italiano e quello tedesco è salito fino ad un massimo di 336 punti base per poi assestarsi. Il Btp offre un rendimento del 3,65%. Siamo sui livelli più alti dal 2013. Il mercato attende l’aggiornamento, dopo i deludenti dati della prima giornata, delle sottoscrizioni del nuovo Btp Italia.
Sul listino italiano le notizie migliori (poche) le sta riservando Enel +1,6%. Il gruppo ha approvato l’aggiornamento del piano industriale al 2021. Confermata la politica del dividendo. Le nuove linee guida della società fissano il dividendo minimo fino al 2021 con una progressione da 0,32 euro per azione del 2019 a 0,36 del 2021, passando per 0,34 euro per azione del 2020. Quest’anno il dividendo minimo è stato di 0,28 euro.
Lo spread si fa sentire sul comparto del credito. Jp Morgan ha tagliato oggi il target price di Ubi -2,88% ma ha alzato quello su Bper -0,3%. Il broker ha ridotto anche il target di Monte dei Paschi -3,6%. Unicredit arretra del 2,9% e Intesa Sanpaolo -1,4%. Il presidente dell’Abi, Patuelli, confida che Carige -5,5% riuscirà a restituire integralmente il prestito subordinato da 320 milioni sottoscritto da alcune banche aderenti allo schema volontario creato presso il Fondo di tutela dei depositi (Fitd).
Moody’s ha invece lasciato invariato a stabile l’outlook sull’industria delle assicurazioni europea grazie alla solida crescita economica che ancora sostiene i ricavi, ma avverte che una “hard” Brexit e un ulteriore deterioramento della qualità del debito sovrano italiano sono i due rischi chiave che possono scatenare il “downside” dell’outlook.
A proposito di industriali Morgan Stanley è intervenuta su Prysmian -2,4%: target price ridotto a 26 euro da 27, confermato il giudizio overweight. Ferrari -1,5%.