L’attesa per l’Eurogruppo è alta, ma sui mercati non circola grande fiducia. I leader europei dovrebbero prendere oggi decisioni operative sui meccanismi anti-crisi decisi nel corso dell’ultimo vertice di fine giugno a Bruxelles, primo fra tutti il cosiddetto scudo anti-spread. Il timore è però che quello di oggi si riveli un summit inconcludente, solo la prima tappa di un percorso troppo lungo per piacere agli operatori.
Così stamane il differenziale di rendimento fra i Btp a dieci anni e gli equivalenti Bund tedeschi è tornato ad allargarsi, fino a superare quota 480. Dopo aver aperto a 368 punti base, lo spread italiano ha toccato un massimo a 381. Un livello che corrisponde a tassi d’interesse sui nostri decennali pari al 6,133%.
Negli stessi minuti i rendimenti sui Bonos spagnoli sono tornati di qualche decimale sopra la soglia critica del 7%, quella oltre la quale Irlanda, Portogallo e Grecia sono stati costretti a chiedere aiuti internazionali per rifinanziare i propri debiti pubblici. Lo spread di Madrid viaggia invece intorno ai 570 punti, dopo aver aperto a quota 562.