La forbice dello spread torna ad allargarsi e supera i 350 punti base. Dopo il minimo di ieri a 329 e l’apertura di oggi a quota 337, stamane il differenziale di rendimento fra i Btp decennali e gli equivalenti Bund tedeschi ha subito una decisa impennata, attestandosi intorno alle 11 sui 354 punti. Il rendimento dei nostri titoli di Stato è salito così a quota 5,34%. Sembra quindi che le parole pronunciate ieri dal presidente della Bce, Jean Claude Trichet, in favore del nostro Paese non siano state sufficienti a rassicurare gli investitori.
“Si registra una forte avversione al rischio – commenta un analista -. Basta guardare il rafforzamento del dollaro sull’euro. Il mercato monitora con maggiore attenzione i ratio di liquidità delle banche. A livello dell’Eurozona, l’aumento dei depositi bancari presso la Bce. Nel caso dell’Italia, il ricorso delle banche al finanziamento della Bce che viaggia sugli 80 miliardi da ben due mesi, prima era a 40 miliardi, testimoniano di tensioni su questo fronte”.
Va ancora peggio allo spread della Grecia, che oggi ha toccato il nuovo record di 1.743 punti base. Atene dovrà così pagare un interesse monstre sui bond, addirittura del 19,26%.