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Spread ai minimi ma l’Ucraina fa paura ai mercati. Oggi Bot verso il record

Oggi i Bot puntano al record dei tassi minimi nell’asta del Tesoro mentre lo spread Btp-Bund scende – Ma sui mercati aleggia l’inquietudine delle tre guerre (Ucraina, Gaza e Libia) – Wall Street attende con ansia le mosse della Fed – La pay europea di Murdoch mette in forse la redditività di Mediaset – Banche e auto sotto tiro – Segni di recupero nel lusso

Spread ai minimi ma l’Ucraina fa paura ai mercati. Oggi Bot verso il record

Cresce la tensione sul fronte ucraino. Perciò il Toro ha scelto di eleggere domicilio in Asia, almeno in attesa dei dati più rilevati della settimana, mercato del lavoro e pil Usa in testa. 

Nel frattempo le Borse orientali chiudono ancora in rialzo, sotto la spinta della crescita cinese. Avanzano Tokyo + 0,3%, Hong Kong +0,4%, Seoul +0,5% e Taiwan +0,8%. Da segnalare il grande balzodi Nissan +4,5% dopo i dati sulle vendite in Usa e Cina.

 
Più cauta Wall Street, frenata da un dato deludente del mercato immobiliare. Le variazioni sono di poco conto:  Jones +0,13%, S&P 500 attorno alla parità e Nasdaq -0,1%: A sostenere gli indici è stata Apple +1,3% dopo il via libera dell’antitrust Ue all’acquisto di Beats.
  
Altra musica in Europa. Pesa la prospettiva delle nuove sanzioni nei confronti di Mosca (Borsa russa ancora in calo) , mentre si apre un nuovo fronte  dopo decisione della corte arbitrale dell’Aja, che ha condannato la Russia al risarcimento di 50 miliardi di dollari agli ex azionisti di Yukos per averne confiscato gli asset.

Londra ha chiuso in calo dello 0,2%, Francoforte dello 0,7%, Madrid dello 0,3% e Zurigo dello 0,6%. Parigi si è messa in luce con un rialzo dello 0,2%. 

A Milano l’indice Ftse Mib ha perso lo 0,6%. 

BTP, RENDIMENTO AI MINIMI. OGGI BOT VERSO IL RECORD

 La settimana inizia bene per il Tesoro italiano che ha completato con successo un’asta da 3,25 miliardi di euro suddivisi tra Ctz e Btp indicizzati. particolare, sono stati piazzati Ctz 2 anni per 2,25 miliardi, a fronte di una domanda di 4,488 miliardi, a un tasso dello 0,428% (-16 punti base rispetto all’asta di fine giugno), nuovo minimo storico.
 
Il rendimento del BTP decennale ha toccato un nuovo minimo storico al 2,67%, mentre lo spread si contrae di tre punti base a 153, a poca distanza dai minimi dell’anno (138), toccati ad inizio giugno.

Nuovi minimi storici anche per il rendimento dei Bonos decennali spagnoli (2,49%) con uno spread a 135 punti base

Date le premesse si può prevedere un buon esito dell’asta di 7 miliardi di Bot a sei mesi in programma stamane: sul grey market ieri i titoli passavano di mano allo 0,257%.

La decisione presa venerdì da Moody’s di alzare il rating del Portogallo ha spinto al ribasso i rendimenti dei titoli di Stato della periferia su tutta la curva dei rendimenti.  Lo spread del Portogallo (242) scende di 5 pb e il rendimento del decennale si riduce al 3,56%. 

Infine, lo spread della Grecia (457) scende di 10 pb e il rendimento del decennale si riduce al 5,71%.

 

SOTTO TIRO MEDIOBANCA  E UBI

 

Dall’Abi arrivano le prime buone notizie gli impieghi invertiranno la tendenza al calo nel 2014 per poi accelerare nei due anni successivi. Ancora in crescita, ma in rallentamento, le sofferenze, mentre i margini degli istituti restano risicati. Nel frattempo, però, prevalgono le vendite.

Mediobanca perde il 3,5%, Banca Popolare il 2%.

Ubi Banca -2,5%. seduta era partita in rialzo con un massimo a 6,47 euro. Poi è arrivata la notizia che la banca è uscita dalle raccomandazioni di Mediobanca.
Nell’ambito della strategia di investimento in Sud Europa, gli analisti di Nomura confermano al contrario l’istituto , assieme a Unicredit e Bpm, tra le maggiori opportunità di investimento in Italia. 

Monte Paschi ha perso l’1,87%. Sono arrivate offerte per Consum.it, società di credito al consumo controllata dall’istituto senese. Tra i soggetti indicati come compratori figura il gruppo francese Cofidis (Credit Mutuel).

Meno pesanti le flessioni di Unicredit -0,3% e di Intesa-0,8%. 

ENI – ENEL. IL TESORO STUDIA “DA TEMPO” LE CESSIONI 

Ancora in movimento la scuderia del Tesoro in vista delle trimestrali .
Nel comparto utility ed energia, Eni -0,2%, Enel -0,3%. 

Il ministero dell’Economia studia “da tempo” la possibilità di cedere fino al 5% di Eni -0,2% ed Enel -0,3%.

Lo ha detto ieri il sottosegretario al Tesoro, Giovanni Legnini. “Naturalmente – ha aggiunto il vice ministro –  si tratta di decisioni delicate che sarebbe incauto comunicare in anticipo o fuori da un preciso programma di dismissione, però entro determinati limiti, cioè non scendere sotto il 25%, è un’operazione assolutamente fattibile”, ha detto Legnini.

Giovedì 31 luglio intanto la holding del Tesoro dovrebbe firmare l’accordo per cedere a State Grid of China il 35% di Cdp Reti, il veicolo con dentro il 30% di Snam e Terna. L’operazione ha un valore di oltre 2 miliardi. Resta da vedere se Cdp userà queste risorse per rafforzarsi patrimonialmente o per staccare un dividendo straordinario al Tesoro.

E MEDIOBANCA PROMUOVE ANSALDO 

In rosso ieri Finmeccanica  ha perso il 2,50% a 7,025 euromentre si allunga la lista delle aziende  interessate ad Ansaldo , Sono in lizza i canadesi di Bombardier, la francese Thales e i cinesi di China Cnr Corporation e Insigma.

Tra i pochi titoli in evidenza spicca intanto  Ansaldo StS +0,6%, dopo la chiusura ha comunicato dati semestrali in crescita. ha ddi inserire il titolo tra le azioni da comprare (Long) al posto di UBI Banca.

AUTO SOTTO TIRO, FIAT IN RETROMARCIA 

In Europa le vendite hanno colpito soprattutto le società dell’automotive, l’indice Stoxx del settore segna un ribasso di oltre il 2%. Pesano le incognite del mercato russo, il più imprtante del Vecchio Continenet, così come l’offensiva dell’Antitrust cinese che sta spingendo i grandi produttori occidentali a rivedere al ribasso i listini di vendita.

Fiat, alla vigilia dei conti trimestrali di domani, ha terminato con un calo dell’1,9%.

Piaggio ha guadagnato il 2,26% a 2,35 euro con gli investitori che hanno apprezzato soprattutto il calo del debito a  472,3 milioni nel primo semestre, a fronte dei 475,6 milioni di fine anno 

SUPER SKY, UN’INCOGNITA SUI PROFITTI MEDIASET 

Tra i titoli peggiori  Mediaset  perde il 2,7%. Secondo Mediobanca Securities la creazione della “super Sky” (con l’acquisto da parte di BSkyB della maggioranza di Sky Deutschland e dell’intera Sky Italia) ha confermato indirettamente la pressione crescente sui costi dei diritti premium. 

Telecom Italia  sale dello 0,1%. 

Bene le società del lusso, Yooxè in rialzo dell’1,8%, Tod’s  +0,3%, Ferragamo  +0,9%. 

 

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