Spotify ha raggiunto i 70 milioni di abbonati paganti, 10 milioni in più rispetto alla fine dello scorso luglio. Lo ha annunciato lo stesso gruppo svedese, che risulta così di gran lunga il servizio di musica in streaming numero uno al mondo.
Fino allo scorso settembre, il numero due era Apple Music con 30 milioni di iscritti paganti. Diversamente da Apple, che dopo tre mesi di prova non prevede alcun livello gratuito e impone di pagare 9,99 euro al mese per accedere al catalogo, Spotify offre anche un servizio gratuito in cui l’ascolto delle canzoni è interrotto da pubblicità. Tenendo conto di questo bacino di utenti, allo scorso giugno Spotify contava complessivamente 140 milioni di utenti attivi.
La società, dopo averci pensato a lungo, si prepara a una quotazione diretta sul Nyse. I documenti sono stati depositati lo scorso dicembre, perciò è probabile che l’Ipo arriverà entro il primo trimestre del 2018. Lo ha riferito nei giorni scorsi l’agenzia Bloomberg. La società lo scorso anno è stata valutata 19 miliardi di dollari.
Pochi giorni fa Spotify è stata citata in giudizio con l’accusa di aver pubblicato abusivamente sul proprio catalogo migliaia di canzoni di artisti del calibro di Tom Pretty, Neil Young ed i Doors. La Wixen Music Publishing, che ha la licenza delle tracce, ha presentato la denuncia la settimana scorsa presso una Corte Federale della California, chiedendo un risarcimento danni da 1,6 miliardi di Dollari.