In attesa di scoprire quali regioni cambieranno colore, il Decreto legge approvato nella serata di mercoledì dal consiglio dei ministri proroga lo stato d’emergenza fino al 30 aprile, impone nuovi divieti sugli spostamenti e inasprisce le restrizioni attualmente in vigore. Vediamo quali sono le nuove regole.
SPOSTAMENTI TRA REGIONI VIETATI FINO AL 15 FEBBRAIO
Dal 16 gennaio al 15 febbraio saranno vietati gli spostamenti tra Regioni, anche tra quelle comprese in fascia gialla. Il divieto è già in vigore ed è stato dunque prorogato per un altro mese. Previste le solite eccezioni: ci si potrà spostare per “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”.
VISITE: LE REGOLE FINO AL 5 MARZO
Dal 16 gennaio al 5 marzo sarà consentito spostarsi per far visita a parenti o amici nella loro abitazione privata a un massimo di due persone accompagnate da figli sotto i 14 anni o da persone disabili e non autosufficienti che con loro convivono. Lo spostamento potrà essere effettuato una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22 all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa.
PICCOLI COMUNI
Qualora la mobilità sia limitata all’ambito comunale, i cittadini residenti in Comuni con meno di 5mila abitanti possono valicare i confini comunali per una distanza non superiore a 30 chilometri, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
L’AREA BIANCA
Il decreto istituisce un’area bianca nella quale confluiranno le regioni a basso rischio e con un’incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. Al momento, nessuna regione si trova in queste condizioni. Nella zona bianca non ci saranno restrizioni, ma si dovrà indossare la mascherina e rispettare il distanziamento. Gli spostamenti saranno totalmente liberi e non ci sarà il coprifuoco.
LE ALTRE ZONE
Come detto, gli spostamenti tra regioni sono vietati anche in fascia gialla dove però rimangono consentiti gli spostamenti tra comuni. Musei e negozi sono aperti (ma centri commerciali chiusi nel weekend), così come bar e ristoranti, che però devono abbassare le saracinesche alle 18. Non è ancora chiaro se il Governo abbia deciso di vietare l’asporto. Anche in zona gialla si devono rispettare le prescrizioni sopra riportate sulle visite.
In zona arancione confluiscono le regioni con un indice di contagio compreso tra 1 e 1,25. Venerdì 15 gennaio, il ministero della Salute deciderà sui cambi di colore, ma con ogni probabilità a diventare arancioni saranno: Lazio, Piemonte, Umbria, Marche, Puglia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, le province di Trento e Bolzano oltre ad Emilia Romagna. Sicilia e Calabria lo sono già.
In zona arancione sono vietati gli spostamenti fuori comune, vietato ricevere più di due persone (più due under 14) in casa, consentiti gli spostamenti fuori comune ed entro 30 km a chi risiede in comuni con meno di 5mila abitanti. Negozi aperti, chiusi bar e ristoranti.
Infine la zona rossa è vietato spostarsi anche all’interno del proprio Comune. Quando si esce di casa è necessario avere l’autocertificazione che motivi lo spostamento. Chiuse tutte le attività commerciali non essenziali. In base agli ultimi parametri, a rischiare di tornare in zona rossa sono Lombardia e Sicilia.