In Italia, l’industria dello sport vale oltre il 3% del Pil e la spesa pubblica dedicata al settore ha la capacità di mobilitare una gran mole di investimenti privati, con un moltiplicatore pari a circa nove volte. I dati sono contenuti nel primo studio dell’Osservatorio sullo sport system italiano creato da Banca Ifis e presentato mercoledì nella sede del Coni.
Sport italiano: il fatturato dal 2019 a oggi
Stando all’analisi, nel 2021 il sistema sportivo del nostro Paese ha prodotto un fatturato da 78,8 miliardi di euro (pari, appunto, al 3% del prodotto interno lordo). Il risultato segna un forte recupero rispetto alla crisi del 2020, quando i ricavi non erano andati oltre i 66,3 miliardi. Tuttavia, gli analisti sottolineano che i numeri dell’anno scorso non rappresentano comunque un punto di riferimento generale, a causa delle pesanti limitazioni sempre legate alla pandemia.
Per avere un quadro più affidabile bisogna quindi risalire fino al 2019, quando il fatturato dello sport italiano arrivò a quota 95,9 miliardi, pari al 3,6% del Pil.
I quattro settori dell’industria sportiva
Secondo Banca Ifis, lo sport system italiano comprende in tutto quattro settori:
- le aziende produttrici (abbigliamento e attrezzature);
- le società sportive e di gestione degli impianti;
- i media sportivi, gli eventi e le scommesse;
- le esternalità positive, tra cui spicca il risparmio per il sistema sanitario pubblico – stimato in 5,3 miliardi, lo 0,5% del Pil – in quanto l’attività sportiva previene l’insorgere di alcune patologie.
Sport italiano e spesa pubblica
Per quanto riguarda la spesa pubblica dedicata all’industria dello sport, nel 2019 è arrivata a 4,9 miliardi (pari allo 0,3% del Pil e allo 0,5% del totale della spesa pubblica italiana), attivando 41,8 miliardi di investimenti da parte di aziende private, ossia società sportive e gestori di impianti. Per ogni milione di investimenti pubblici, quindi, si innescano oltre 20 milioni di ricavi nel settore.
Imprese, dipendenti e sportivi coinvolti
In tutto, lo sport system italiano comprende 74mila società (professionistiche, dilettantistiche e di gestione degli impianti), dà lavoro a 389mila addetti, l’equivalente degli abitanti di Bologna, e coinvolge 15,5 milioni di persone che praticano sport.
L’industria delle scommesse sportive
Nell’analisi dell’Osservatorio di Banca Ifis c’è anche un focus sulle scommesse sportive, un’industria che ha resistito alla crisi grazie al canale online ed è riuscita a mettere a segno ricavi pari a 11,7 miliardi nel 2021, un risultato in calo di soli 1,5 miliardi rispetto al 2019.