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Spiagge libere e stabilimenti: le regole per andare al mare

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L’estate si avvicina e spiagge libere e stabilimenti balneari nei prossimi mesi saranno al centro della strategia di contenimento e convivenza col coronavirus.

Con il caldo e la bella stagione, andare al mare è sempre stata una piacevole abitudine per milioni di italiani, pronti a scappare dall’afa cittadina, facendo un bagno o a godendosi il sole su asciugamani e lettini. Per non parlare dei milioni di turisti che ogni estate si affollano sulle nostre coste dando un importante contributo al turismo balneare. 

Il problema è che spesso e volentieri questa realtà si traduce in persone stipate l’una accanto all’altra nelle spiagge libere e in stabilimenti balneari pieni fino all’osso. Impossibile immaginare uno scenario del genere per quest’estate, senza un vaccino che ci protegga dal coronavirus e col rischio che si manifesti una seconda ondata di contagi che metterebbe nuovamente a repentaglio la tenuta della sanità pubblica, creando ulteriori problemi alla nostra economia, già alle prese con una crisi senza precedenti. 

Per scongiurare l’ipotesi, Inail e Iss hanno pubblicato un documento tecnico “sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2” in spiagge libere e stabilimenti balneari. Nel testo si legge nero su bianco che il settore è tra quelli a maggior rischio, proprio in virtù delle “caratteristiche specifiche degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere, quali la fruizione da parte di un elevato numero di persone soprattutto nei weekend e nei mesi di alta stagione, nonché la molteplicità di attività che si possono svolgere sull’arenile”.

All’interno del documento sono quindi contenuti protocolli che le associazione delle imprese hanno definito “insostenibili” e indicazioni che, se applicate, secondo loro provocheranno “gravi danni a tutto il settore”. 

Ma quali sono le regole per spiagge libere e stabilimenti balneari indicate dagli esperti? Vediamole una per una.

STABILIMENTI BALNEARI: LE REGOLE DA SEGUIRE

Per entrare in uno stabilimento balneare ci sarà l’obbligo di prenotare, entrata e uscita dovranno essere separate e ombrelloni e lettini, igienizzati dopo ogni utilizzo, dovranno essere molto distanziati tra loro. Il documento mette una dietro l’altra una serie di rigide regole da rispettare sia da parte dei gestori che da parte di clienti: 

“Per consentire un accesso contingentato agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate viene suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie. Si raccomanda, inoltre, di favorire l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci con carte contactless o attraverso portali/app web. Vanno inoltre differenziati, ove possibile, i percorsi di entrata e uscita, prevedendo una segnaletica chiara. Per garantire il corretto distanziamento sociale in spiaggia la distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è pari a cinque metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a quattro metri e mezzo. È opportuno anche privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni. In ogni caso è necessaria l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata”. 

Fonte: Documento tecnico Inail-Iss

Non solo. I gestori dovranno fornire lettini, sdraio e sedie in quantità limitata, allo scopo di favorire il distanziamento. Se non posizionate sotto gli ombrelloni, queste attrezzature dovranno essere distanziate di almeno 2 metri. Vietate le attività ludico-sportive, le feste e gli eventi.

Per quanto riguarda i clienti, le uniche deroghe al distanziamento saranno concesse alle persone della stessa famiglia o ai conviventi. Sarà obbligatorio l’uso della mascherina nel percorso compreso tra l’ingresso e il proprio ombrellone e viceversa. L’Inail consiglia inoltre di installare dispenser con igienizzanti. 

STABILIMENTI BALNEARI: PISCINE E CABINE

Le piscine presenti all’interno degli stabilimenti balneari dovranno rimanere chiuse, mentre una singola cabina potrà essere utilizzata solo da membri della stessa famiglia o da conviventi. In assenza di barriere separatorie, nei bagni e nelle docce si dovrà stare a 2 metri di distanza. 

SPIAGGE LIBERE E STABILIMENTI: LE REGOLE PER I BAMBINI

Sui bambini, il documento di Inail e Iss è perentorio: 

“Deve essere garantita vigilanza sulle norme di distanziamento sociale dei bambini in tutte le circostanze”.

Fonte: documento Inail-Iss

SPIAGGE LIBERE: LE REGOLE DA SEGUIRE

Più difficile imporre delle regole precise sull’utilizzo delle spiagge libere. In questo caso il documento impone però l’affissione di cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni chiare sulle regole da seguire. Due i diktat: almeno un metro di distanza tra ogni avventore e divieto di assembramento. 

L’indicazione è anche quella di mappare le spiagge, tracciando un perimetro con dei nastri in cui si potranno posizionare ombrelloni e sdraio. Così facendo si riuscirà a stabilire una capienza massima e a definire fasce orarie e sistemi di prenotazione di ogni singolo spazio. Come? Il suggerimento è quello di usare app o piattaforme online che aiuteranno anche a individuare la presenza di contagiati. 

Far rispettare le regole sarà compito delle amministrazioni locali che dovreanno definire “le modalità di accesso e di fruizione, individuando quelle più idonee ed efficaci”. 

Inail e Iss consigliano infine di valutare “disposizioni volte a limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti” e assicurare misure di pulizia delle spagge e delle attrezzature comuni (come i bagni). 

“È opportuno, ove possibile affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare personale adeguatamente formato, valutando altresì la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da seguire”.

Fonte: documento tecnico Inail-Iss

SPIAGGE LIBERE E STABILIMENTI: LE CRITICHE AL DOCUMENTO

Alcune regioni hanno già commentato in maniera molto negativa le indicazioni arrivate da Inail e Iss. Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, fa sapere che, se queste regole saranno applicate: “ci saranno spiagge qui dove qualcuno si ritroverà da solo, perché in Liguria quattro metri per sei è la grandezza di una spiaggia, talvolta”.

Secondo Gianmarco Oneglio, presidente di Fiba Liguria: “l’applicazione di simili disposizioni significherebbe la perdita del 75% delle postazioni disponibili sulle spiagge liguri, libere comprese, e renderebbe difficile l’andare al mare, per non parlare, naturalmente, di eventuali turisti in arrivo da fuori regione”.

Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha invece chiesto “misure ragionevoli” per spiagge libere e stabilimenti balneari. Nella Trinacria, questi ultimi, sono già stati autorizzati ad aprire per organizzare la stagione, ma Musumeci chiede di evitare “regole estreme”: “Se dobbiamo prenderli in giro con regole così, meglio non farli aprire”.

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