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Spazio, è guerra Usa-Cina: rischio collisione con satelliti di Musk

Wikimedia Commons NORAD and USNORTHCOM Public Affairs

Dalla guerra commerciale alla guerra spaziale. No, non stiamo parlando del X capitolo della saga di “Star Wars”, ma di un nuovo fronte di tensione apertosi tra Stati Uniti e Cina. Poche ore fa, Pechino ha accusato Washington per ciò che è accaduto qualche mese fa nello spazio, parlando addirittura di condotta irresponsabile e pericolosa in seguito a due “incontri ravvicinati” tra la stazione spaziale cinese ed i satelliti della società Starlink guidata dal numero uno di Tesla e SpaceX, Elon Musk. 

Nel dettaglio, in base a quanto si legge in una nota consegnata a dicembre dal governo di Pechino all’agenzia spaziale dell’Onu, a luglio e ad ottobre, la nuova stazione spaziale cinese – la Tiangong – in costruzione da aprile è stata costretta ad effettuare due manovre di emergenza per evitare la collisione con i satelliti del futuro servizio Internet Starlink. La Starlink è infatti una divisione di Space X, che si occupa della gestione di quasi 2.000 satelliti che intendono offrire l’accesso a Internet a livello globale.

Gli incidenti, sottolinea la nota cinese, “hanno messo in pericolo la vita o la salute degli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Cinese”. Secondo il ministro degli Esteri cinese, Zhao Lijian, “gli Stati Uniti… ignorano i loro obblighi ai sensi dei trattati internazionali, ponendo una seria minaccia alla vita e alla sicurezza degli astronauti“. La Cina esorta dunque gli Usa a comportarsi “in maniera responsabile” nello spazio esterno.

Secondo la Cina, nonostante la SpaceX sia una società privata, i membri del Trattato sullo spazio extra-atmosferico (‘Outer Space Treaty’) – il fondamento del diritto spaziale internazionale – sono anche responsabili delle azioni delle loro entità non governative. Da parte sua, la SpaceX non ha risposto ad una richiesta di commenti sulla questione, generando un forte malcontento tra gli internauti cinesi che, tramite il social network Weiboo, stanno lanciando pesanti accuse nei confronti di Musk, promettendo ripercussioni anche su Tesla. La società delle auto elettriche, infatti, vende circa un quarto della sua produzione in Cina e ha una fabbrica a Shanghai.

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