Uno spazio aereo moderno ed efficiente per una crescita sostenibile. È la “Strategia Nazionale dello Spazio Aereo” sviluppata da Enav e Iata (International Air Transport Association) insieme agli attori chiave dell’aviazione tra cui aeroporti, compagnie aeree, Enac, l’Aeronautica Militare Italiana e il governo. Si tratta di una serie di iniziative sulla modernizzazione dello spazio aereo per garantire una continua evoluzione del sistema aeronautico italiano e contribuire all’economia nazionale, oltre che all’efficienza del sistema del trasporto aereo europeo e mondiale.
Secondo l’ultimo report sull’avanzamento dei lavori, dal suo lancio nel dicembre 2018, l’iniziativa Nas italiana ha favorito il raggiungimento di una serie di obiettivi strategici, nonostante la crisi pandemica. Tra i risultati ottenuti vi sono:
- Il miglioramento nella gestione dello spazio aereo superiore, sostituendo la struttura delle rotte fisse con il concetto di “Free Route Airspace”, che permette agli aerei di seguire percorsi di volo ottimizzati senza restrizioni. Dal 2016 il Free Route ha permesso di risparmiare circa 600mila tonnellate di CO2. Anche l’uso flessibile dello spazio aereo tra utenti civili e militari ha fatto progressi.
- Il ridisegno delle aree di spazio aereo terminale, utilizzando rotte più precise e flessibili basate sulle specifiche PBN (Performance Based Navigation). Questo viene attuato insieme ad una strategia dei sistemi di comunicazione, navigazione e sorveglianza che si concentra sulla transizione dai radar e dalle radio tradizionali alle tecnologie satellitari.
- Il miglioramento della capacità delle piste e della connettività degli aeroporti. Sono state introdotte nuove tecniche di gestione del traffico aereo per mettere in sequenza gli arrivi e le partenze e ottenere una maggiore puntualità. Sono state implementate rotte di salita e discesa continue per ridurre il consumo di carburante, le emissioni e il rumore.
- L’evoluzione dei sistemi e degli strumenti di gestione del traffico aereo è stata un catalizzatore fondamentale di questi miglioramenti. Le comunicazioni Datalink e la digitalizzazione hanno migliorato le prestazioni e i livelli di sicurezza attraverso un’elevata automazione e un controllo rafforzato. Questi progressi tecnologici aprono la strada alle operazioni di torre remota negli aeroporti più piccoli che potrebbero consentire di razionalizzare il numero dei centri di controllo e ridurre i costi.
Nei prossimi 20 anni, secondo le previsioni, il traffico aereo crescerà del 50% in tutta Europa. Per questo lo spazio aereo richiede una costante modernizzazione per continuare a soddisfare la domanda ed integrare nuovi utenti. Si prevede che i velivoli a pilotaggio remoto (droni) diventeranno una delle forme più diffuse di traffico aereo. Garantire che la domanda di questi voli possa essere soddisfatta in modo sicuro ed efficiente richiederà nuove progettazioni e capacità dello spazio aereo.
Anche le operazioni nello spazio aereo superiore aumenteranno. Inoltre, in linea con la designazione da parte del governo italiano della space economy come componente della politica economica nazionale, l’aeroporto di Taranto Grottaglie è stato identificato come il primo spazioporto italiano.
“L’importanza dei servizi di navigazione aerea si è ampliata oltre la gestione sicura dello spazio aereo: ha un ruolo cruciale nel contribuire a ridurre le emissioni e a generare risparmi sui costi per consentire un servizio competitivo per i vettori in Italia”, ha detto Rafael Schvartzman, vicepresidente regionale per l’Europa di Iata.
Alessio Quaranta, director general Enac ha detto: “Sia l’Europa che il mondo non possono rinunciare all’aviazione ma è nostro dovere contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, anche se le emissioni generate dal nostro settore, rispetto al totale, sono molto basse”.
“L’implementazione del Free Route, avvenuta ben prima dei requisiti normativi, e la modernizzazione della nostra infrastruttura con innovazioni nel settore delle torri remote e digitali, dei servizi cloud, nel consolidamento dei centri di controllo, delle tecnologie satellitari e dei droni, rappresentano alcuni esempi che sono stati anche incorporati in questo lavoro congiunto”, ha aggiunto Paolo Simioni amministratore delegato di Enav.