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Sparkle, il gioiello di casa Tim rafforza il legame con MainStreaming per distribuire contenuti video. Cosa significa?

Il rafforzamento del legame tra Sparkle, il gioiello di Tim, e la società, fondata da Antonio Corrado che opera nella distribuzione di contenuti video, apre degli interrogativi: si vuole rafforzare l’asset in vista della vendita, oppure si vuole credere in un suo futuro ancora in Italia? La risposta forse nel cda del 31 luglio

Sparkle, il gioiello di casa Tim rafforza il legame con MainStreaming per distribuire contenuti video. Cosa significa?

Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi nel mondo, e uno dei gioelli di casa Tim, ha rafforzato la collaborazione con MainStreaming, la società fondata da Antonio Corrado che opera nella distribuzione di contenuti video ad alte prestazioni e in maniera ecosostenibile. Sparkle raddoppierà lo spazio riservato a MainStreaming nel proprio data center green di Atene.

Un modo per rendere più appetitoso Sparkle in vista della vendita? Oppure un progetto di investimento per tenere in Italia un asset così strategico? L’attenzione è rivolta al prossimo Cda di Tim in agenda il 31 luglio prossimo, che potrebbe valutare le offerte sul tavolo dopo la cessione della rete fissa.

Un nodo ad Atene per servire l’area dei Balcani

Per servire l’area dei Balcani, MainStreaming ha scelto di affidarsi a Sparkle collocando i propri sistemi presso il data center Metamorfosis I di Atene, certificato per l’uso di energie rinnovabili, e di usufruire del servizio di connettività Internet ad alta velocità Seabone, in grado di supportare la distribuzione di contenuti video ad alte prestazioni e con bassa latenza. “L’efficienza dei data center e della rete di Sparkle ci permettono di migliorare ulteriormente l’esperienza di navigazione degli utenti riducendo al contempo la nostra impronta ambientale”, spiega Antonio G. Corrado, CEO di MainStreaming.

MainStreaming si propone come partner tecnologico internazionale di broadcaster, over-the-top, digital media company e player emergenti, per la trasmissione in streaming di video ad altissima qualità e in maniera eco-sostenibile. Con la sua Intelligent Media Delivery Platform, ha ottenuto anche la certificazione di Carbon Neutral. La sua tecnologia, basata su AI, è in grado di ottimizzare l’utilizzo delle risorse di rete e ridurre il consumo energetico di oltre il 50% rispetto alle tecnologie di distribuzione tradizionali. “L’efficienza della nostra rete globale consente di trasportare contenuti video ad altissima qualità con una riduzione della latenza e nessuna interruzione durante la fruizione del servizio”, afferma Annalisa Bonatti, Vice President Enterprise di Sparkle.

Il 31 luglio il cda deciderà se venderla e a chi

Telecom Italia scambia oggi in calo dello 0,34% a 0,24 euro, in un ftse Mib in rialzo dello 0,54%. Sparkle è sotto i riflettori in quanto, nello spacchettamento di Tim per cercare di ridurre il debito monster, dopo la cessione della rete fissa questa settimana, proprio la società strategica italiana per i cavi sottomarini internazionali potrebbe essere la prossima candidata. In pista ci sarebbe una cordata composta dal fondo spagnolo Asterion e dal Tesoro che potrebbe presentare una nuova offerta entro il mese. La valutazione è vicina agli 800 milioni di euro attesi da Tim. La precedente offerta di 650 milioni di euro era stata ritenuta insoddisfacente. Tim vuole anche vendere anche la partecipazione residua del 3% in Inwit, la società delle torri di trasmissione, che dovrebbe fruttare intorno ai 300 milioni.

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