La Macedonia è (di nuovo) amara. Il debutto di Spalletti è da dimenticare, perché la sua Italia non riesce ad andare oltre a un pallido 1-1 contro un avversario inferiore, almeno sulla carta. In campo, infatti, i macedoni si confermano delle vere e proprie bestie nere, a prescindere da chi sia il Ct. Gli effetti collaterali sono inferiori all’ultima volta, ma solo perché il girone è ancora lungo: martedì contro l’Ucraina la vittoria sarà obbligatoria, altrimenti il secondo posto del girone (il primo se lo è preso l’Inghilterra) si complicherebbe maledettamente. Gli ucraini hanno 3 punti e una partita in più, il che rende la sfida di San Siro molto simile a uno spareggio. Spalletti dovrà trovare la formula giusta per ridare coraggio, gioco e fiducia alla sua Italia, pena rischiare uno sprofondo che avrebbe davvero del clamoroso.
Macedonia del Nord – Italia 1-1, Immobile non basta: con l’Ucraina sarà decisiva
Chi pensava che bastasse cambiare Ct per ridare lustro alla maglia azzurra è rimasto deluso, perché la squadra ha offerto una prestazione negativa, in linea con quelle dell’ultimo anno e mezzo. Fin dall’inizio si è capito che la serata non sarebbe stata facile, perché oltre a giocare sotto ritmo l’Italia ha sprecato alcune occasioni piuttosto ghiotte con Tonali (palo), Cristante (due volte) e Politano, confermandosi imprecisa e sfortunata. La Macedonia, inoltre, è andata vicina al gol con un colpo di testa di Miovski, facendo suonare un bel campanello d’allarme anche dal punto di vista difensivo. A inizio ripresa ecco l’episodio che sembrava mettere in discesa la gara, ovvero il gol di Immobile propiziato da una grande giocata di Barella (47’), invece l’Italia non ha saputo gestirlo, finendo per arretrare pericolosamente e portarsi la Macedonia nella propria area. Un atteggiamento più propositivo, considerando la necessità dei padroni di casa di scoprirsi, avrebbe pagato di più, anche per via di una difesa non proprio impermeabile (vedi il 7-0 incassato dall’Inghilterra), ma gli azzurri non l’hanno avuto, pure per via dello scarso apporto dei cambi (perché Gnonto e non Raspadori?). E così, al minuto 81, ecco la doccia gelata firmata Bardhi, furbo a beffare l’ingenuo Donnarumma con una punizione sul suo palo e a certificare l’ennesima delusione della nostra Nazionale. I giochi sono ancora aperti, ma con l’Ucraina bisogna vincere a tutti i costi: un pareggio creerebbe grossi problemi, una sconfitta sarebbe addirittura devastante. Spalletti si nasconde dietro frasi di facciata (ne parliamo tra poco), ben consapevole di essere già di fronte a un dentro o fuori, decisivo ai fini della qualificazione a Euro 24. Obiettivo da centrare a tutti i costi, senza se e senza ma.
Spalletti: “Buona partita, ma potevamo fare di più: ripartiamo da qui”
“Dobbiamo ripartire da stasera, dai concetti che ci sono mancati – l’analisi di Spalletti -. I video saranno utili, andremo a rivedere quello che è successo. Abbiamo tentato di giocare la partita per come ci eravamo organizzati, forse potevamo fare qualcosa di più in termini di qualità in mezzo, questo però è dipeso anche dal campo che ha influito sulla qualità. È mancato il passaggino giusto per far pesare la nostra superiorità tecnica, l’imbucata finale dopo aver creato gioco e situazioni pericolose. Anche dopo il pari, potevamo gestire meglio le situazioni al limite della loro area, però direi che la squadra ha giocato una buona partita”. Difficile, onestamente, credere che il tecnico di Certaldo la pensi davvero così, ma è chiaro che attaccare i giocatori non servirebbe a nulla, se non a peggiorare una situazione già molto complicata.
Immobile in lacrime: “È un momento difficile, dobbiamo restare uniti e vincere martedì”
A dimostrazione di ciò sono arrivate le parole di Capitan Immobile, addirittura commosso (in negativo, s’intende) davanti ai microfoni. “Questo è un momento dove bisogna stare uniti, ci gira così – ha spiegato l’attaccante -. Abbiamo preso un tiro e un gol, avevamo fatto anche la nostra partita nel primo tempo nonostante il campo brutto. Siamo scesi in campo bene, peccato. Abbiamo avuto delle occasioni, siamo stati bravi a crearle e metterci in condizione di fare gol. Ci tocca rifarci martedì, perché sarà una partita fondamentale”.