La Spagna avrà finalmente un governo: sarà un governo di minoranza presieduto dal leader del Partido Popular, Rajoy. E’ stato il partito socialista (Psoe) ha sbloccare l’impasse dopo 10 mesi senza governo e due elezioni politiche.
Ieri il Consiglio federale del Psoe ha deciso di astenersi in Parlamento di fronte al nuovo governo Rajoy permettendogli così di raggiungere il quorum ma diventando a sua volta l’ago della bilancia della politica spagnola.
La svolta spagnola è maturata dopo la defenestrazione dell’ex segretario Pedro Sanchez che, nel vano tentativo di costruire un governo con Podemos malgrado ripetuti insuccessi elettorali, ha finito per immobilizzare il Psoe e tutta la politica spagnola, opponendosi a qualsiasi assist ai Popolari di Rajoy.
Alla fine è prevalsa la linea realista dell’andalusa Susana Diaz, ispirata dall’ex premier Felipe Gonzales, che prima ha costretto alle dimissioni Sanchez e poi ha dettato la linea dell’astensione, che certamente espone i socialisti a mille critiche interne (durissima l’opposizione dei catalani) ed esterne ma ne esalta la forza contrattuale e il profilo di grande forza di responsabilità nazionale. Di fatto il nuovo governo Rajoy sarà costretto ogni giorno a fare i conti con il Psoe.
Il nuovo Governo nascerà in Parlamento nei prossimi giorni