L’intensa attività della Banca centrale europea delle ultime settimane ha di nuovo giovato il Paese iberico. Il Tesoro spagnolo ha collocato 2,941 miliardi di euro in obbligazioni a 3 e 6 mesi con un interesse di 5 e 4 punti base in meno rispetto all’ultima asta. Il rendimento medio dei bonos a 3 mesi è diminuito a 1,357%, mentre di quelli a sei mesi è sceso al 2,187%. Madrid è riuscita a collocare il massimo previsto di 3 miliardi e la domanda ha superato ampliamente l’offerta: 7,6 volte in più per i titoli di stato trimestrali e 3,6 volte in più per quelli semestrali.
Il beneficio dei movimenti della Bce nel mercato secondario avevano già portato i loro effetti nell’ultima asta del 16 agosto dove il Tesoro aveva collocato 5696 milioni di euro in obbligazioni a 12 e 18 mesi. Da maggio 2010 la Bce ha acquistato obbligazioni nei mercati secondari del debito per un totale di 110,5 miliardi di euro.
Il governo spagnolo vuole anche modificare la Costituzione per imporre un tetto al proprio debito pubblico. Lo ha detto in Parlamento il primo ministro Jose Luis Rodriguez Zapatero, che ha aggiunto che la proposta, da attuarsi prima delle elezioni di novembre, avrebbe il pieno sostegno dell’opposizione, guidata dal Partito Popolare. Per Zapatero, questa decisione dovrebbe mostrare ai mercati l’impegno da parte della Spagna nel tenere sotto controllo le finanze nazionali, nel medio e nel lungo termine.
