Alla fine il colpo di scure sulla Spagna è arrivato, ma la vittima non è il debito sovrano. Moody’s ha tagliato il rating di cinque regioni spagnole: Andalusia (a Ba2 da Baa3), Estremadura (a Ba1 da Baa3), Castiglia-La Mancia (a Ba3 da Ba2), Catalogna (a Ba3 da Ba1) e Murcia (a Ba3 da Ba1). La pioggia di downgrade ha provocato una fiammata dello spread Bonos-Bund, che è arrivato a toccare i 398 punti base (11 in più rispetto alla chiusura di ieri).
L’agenzia americana ha invece confermato il giudizio sui Paesi Baschi (Baa2), un gradino sopra la valutazione della Spagna. Confermati anche i rating delle regioni di Madrid, Castiglia y Leon e Galizia, sullo stesso livello dello Stato centrale (Baa3). Infine, il rating della regione di Valencia è stato confermato a B1.
Tutte le regioni hanno outlook negativo. La scorsa settimana Moody’s ha mantenuto il rating spagnolo a Baa3, anche in questo caso con un outlook negativo.
Intanto la Banca di Spagna ha diffuso le stime sull’andamento del Pil, che nel terzo trimestre dovrebbe registrare una contrazione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Su base annua si attende invece un aggravamento della contrazione fino al -1,7%. La stima preliminare ufficiale sul Pil della Spagna verrà pubblicata solo il 30 ottobre, ma le previsioni della Banca centrale tendono a coincidere con le successive pubblicazioni statistiche.
Inoltre, riporta Dow Jones, l’istituzione ha lanciato un serio avvertimento: “Non si può escludere” che, causa gettito fiscale inferiore alle attese, la Spagna rischi di sforare l’obiettivo di riduzione del deficit di bilancio al 6,3% del Pil entro fine 2012, dal 9,4% dell’anno scorso.