Continua l’esodo di capitali dalla Spagna. Solo nei primi sei mesi del 2012, gli investitori hanno portato fuori dai confini del Paese iberico 220 miliardi di euro per investirli all’estero. Lo rivelano i dati pubblicati oggi dalla Banca di Spagna, che rappresentano un nuovo record per la serie statistica iniziata nel 1990. Una brutta notizia per gli istituti di credito spagnoli, arrivata proprio nel giorno in cui il Governo di Madrid ha varato l’ennesima riforma del sistema bancario, la quinta in tre anni.
Nella prima metà dell’anno la somma uscita dalla Spagna è già tre volte superiore a quella persa in tutto il 2011, pari a 68,3 miliardi di euro. In particolare, la fuga di capitali si è aggravata lo scorso giugno, quando è stato registrato un saldo negativo di 56,6 miliardi, contro i flussi positivi per 7,9 miliardi arrivati nello stesso periodo dell’anno scorso.